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giovedì 24 maggio 2018

[Novità in libreria] La ricetta della felicità, di Elisa Crescenzi

Oggi voglio presentarvi il romanzo di Elisa, uscito da qualche giorno per Albatros il filo, un romanzo romantico a sfondo culinario: La ricetta della felicità, il primo romanzo della The Happiness Series.




Titolo: La ricetta della felicità
Autore: Elisa Crescenzi
Editore: Albatros il filo
Data di pubblicazione: 3 maggio 2018
Genere: Romanzo rosa
Prezzo: 16,50 €


Olivia Bosco ha solo diciannove anni e una vita davanti. Appassionata di cucina – riesce a sfornare dei dolci gustosissimi –, sta cercando lavoro presso un locale della città. Jhonatan Miller, a soli trent’anni, è invece chef e proprietario di un ristorante che ha già fatto molto parlare di sé.
Il primo incontro tra i due non è dei migliori. Il carattere di Olivia si scontra con l’altrettanto forte personalità di Jhonatan, che sembra uscito malconcio da un rapporto fallimentare. Eppure lui vede nella giovane qualcosa di speciale e decide così di assumerla nel suo ristorante. Olivia è ancora nel pieno dell’adolescenza, alterna momenti elettrizzanti ad altri in cui si mostra insicura… poi con Jhon è sempre una guerra. Fino a che l’amore… La ricetta della felicità è il primo capitolo di una trilogia che promette di regalare grandi emozioni a coloro che amano le storie d’amore all’apparenza impossibili, e che credono ai grandi sentimenti senza alcun confine…


Elisa Crescenzi
Nata a S. Giovanni Rotondo (FG) nel collinare pugliese il 25 marzo 1989, dopo due anni di residenza a Casalnuovo Monterotaro (FG) trasloca per esigenze lavorative dei genitori a Gropello Cairoli (PV), nel freddo e nebbioso nord.
Appassionata di danza moderna sin da piccola, persegue studi di carattere artistico in cui consegue un diploma. Attualmente si occupa di babysitting di bambini di età compresa tra i sei mesi e i tre anni.
L’amore per la lettura e la passione per il romanticismo portano alla nascita del suo primo romanzo rosa, “La ricetta della felicità”, primo capitolo di quella che diventerà la “trilogia della felicità”.


Estratto capitolo 14

Gli prendo la mano e lo tiro in cucina, gli altri non si accorgono della nostra assenza. Resta con gli occhi fissi nei miei, sembra perplesso o forse spaventato.«Scusa, volevo parlarti un secondo, ma non mi andava di farlo davanti a tutti». «Capisco». Ora sembra deluso, questo ragazzo è davvero strano. «Dimmi, cosa c’è?». Ora mi pare addirittura scocciato.  «Sei lunatico a volte sai?». Comincia a ridere, ecco che ritorna il suo bel sorriso. Così va meglio. «Detto da te è un complimento signorina». «Voglio sapere perché sono stata assunta!». Non ci pensa nemmeno un attimo. «Hai un curriculum eccellente; hai dimostrato di poter gestire la pressione; sei qualificata quanto gli altri che lavorano qui. Qual è il dubbio?». Non potrei sentirmi più idiota di così. «Niente, volevo esserne certa». «Ti ha detto qualcosa Giacomo, vero? Hai cambiato faccia da quando sei rientrata». Cavoli, quest’uomo impara a conoscermi troppo in fretta. Mi fa sentire esposta. «Come hai fatto a capirlo?». «Prima di uscire eri così felice. Sprizzavi gioia, si vede che ti piace cucinare. Dopo la sigaretta eri buia, spenta. Che ti ha detto?». Non voglio farli litigare, e poi gli altri inizieranno a chiedersi che fine abbiamo fatto. «Ha solo detto che potrei essere stata assunta per il mio bel visino…». «Non mi stupisce. A parte Giulia che lavora con me da una vita e Selene che è la moglie di Edwin, non ho mai voluto assumere altre donne». «Perché io allora?». Gli compare un accenno di sorriso. «Quando cucini ci metti l’anima, neanche io quasi ho tanta passione per questo lavoro». Ha lo sguardo fisso nel vuoto. «E questo è tutto quello che ho di più caro, capisci? Sei una bellissima ragazza, ma se fossi stato interessato a te in quel senso, l’ultima cosa che avrei fatto sarebbe stata metterti qui a lavorare.  Saresti una distrazione troppo grande. E già così lo sei, credimi». Non sorride più: è molto serio adesso. Arrossisco all’istante. «Sei più tranquilla?». «Sì, grazie. Sarà meglio che vada ora». «A domani».












2 commenti:

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