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lunedì 28 maggio 2018

[Review] Bellezza Selvaggia, di Anna-Marie McLemore

Buongiorno booklover,
oggi voglio portarvi la mia opinione su una super novità in casa Newton Compton. Ho avuto il piacere di leggere in anteprima Bellezza Selvaggia di Anna-Marie McLemore, uno young adult immerso nei colori e nei profumi della Pradera, una splendida tenuta floreale.




Titolo: Bellezza selvaggia
Autore: Anna-Marie McLemore
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 10 maggio 2018
Pagine: 320
Prezzo: 10,00 € (5,99 € ebook)


Per quasi due secoli le Nomeolvides sono state legate al giardino della Pradera, la splendida tenuta che incanta i visitatori di tutto il mondo, giunti appositamente per ammirare le sue piante rigogliose. La bellezza del giardino, infatti, dipende direttamente dai poteri delle donne che lo custodiscono e che sono in grado di far sbocciare i fiori più belli con un solo tocco. Ma il loro legame con la terra è connesso a una maledizione: se si innamorano, i loro amanti svaniscono nel nulla. Dopo generazioni di inspiegabili scomparse, all’improvviso nel giardino viene ritrovato uno strano ragazzo. È Estrella, una delle ragazze più giovani, a prendersi cura di lui, mentre le Nomeolvides si interrogano sul misterioso nuovo arrivato, che ricorda a malapena il suo nome: Fel. La ricerca della verità nel passato della Pradera e di Fel porterà Estrella a scoprire segreti tanto magici quanto pericolosi, che affondano le radici in eventi accaduti secoli prima.

"La Pradera era il loro dio. La loro famiglia poteva pregare. Potevano leggere le loro Bibbie. Ma i colori accesi e le voci notturne di quel posto facevano scappare tutti i santi e gli angeli. Quale Dio avrebbe ascoltato le preghiere di ragazze dai cuori velenosi?"


Bellezza Selvaggia ci racconta di un particolare episodio accaduto a La Pradera, un giardino magico, sempre fiorito e rigoglioso, dove chiunque ne rimane incantato dalla bellezza del paesaggio e dove vivono le Nomeolvides, un gruppo di donne, nonne, zie nipoti, esattamente 5 per ogni generazione, con il preziosissimo dono di creare meravigliosi fiori dalle loro mani, ma colpite misteriosamente da una terribile maledizione: non sanno come nè perchè ma saranno destinate a vedere scomparire l'amore della loro vita.

Un giorno Estrella, la più giovane tra le Nomeolvides, durante una passeggiata in giardino con le sue cugine, trova in giardino Fel, un ragazzo scuro di pelle come lei, senza parola e senza memoria, come se fosse spuntato dal giardino all'improvviso (sarà Estrella a dargli il nome Fel perchè sono le uniche parole appuntate sulla giacca del ragazzo e lui, senza memoria, non ricorda il suo nome).
Si creerà così un legame intenso tra Estrella e Fel, pronti a tutto per scoprire il passato di lui, capire come mai è comparso misteriosamente a La Pradera, da dove viene e soprattuto per quale motivo è legato alle Nomeolvides. Non sarà soltanto Fel a scombinare la vita delle donne Nomeolvides, ma anche un nuovo arrivo a La Pradera minaccerà la serenità di quella terra.




Bellezza Selvaggia mi ha incantato con la sua copertina, mi ha incuriosito con la sua trama misteriosa ma a fine lettura mi ha un po' deluso, forse ero partita un po' troppo prevenuta e mi aspettavo molto di più da questo romanzo, per quanto la lettura sia comunque stata piacevole, a tratti un po' lenta vero, ma con una storia interessante e piena di misteri.

La narrazione avviene attraverso i POV di Estrella e Fel, che si alternano di capitolo in capitolo, durante tutto il romanzo. Il linguaggio utilizzato dall'autrice è morbido ma intenso, quasi poesia. La quantità, a volte troppa, delle descrizioni rendono alcuni punti del romanzo un po' troppo pesanti e lenti, ma nel complesso la scrittura mi è piaciuta, rimani incantato dalla magia della penna di Anna-Marie McLemore, dalla sua capacità di farti "vedere" le ambientazioni, in particolare questo magnifico giardino pieno di fiori.
Se però siete alla ricerca di azione ed adrenalina, mi spiace ammetterlo ma non è questa la scrittura che fa per voi, qui si va con "calma".

La protagonista è Estella, una ragazza forte e tenace, caparbia ma sognatrice. Vive in questa meravigliosa tenuta con le sue cugine, sua madre, le sue zie e le nonne. E' innamorata dell'idea dell'amore, per quanto rischioso sia per lei e per tutte le Nomeolvides, ma è ancora giovane e quello che prova acerbo. Da quando incontra Fel, un ragazzo dolce, di una gentilezza d'altri tempi, inizia a vivere una grande battaglia dentro di se': teme che affezionandosi a Fel possa scomparire anche lui, come altri uomini prima, ma al tempo stesso sente la necessità di avvicinarsi a quel ragazzo, che le è sempre accanto, la comprende.

Bellezza Selvaggia narra una varietà di temi ed è uno dei motivi per cui ho apprezzato davvero questo romanzo, che nonostante la sua varietà, è un'autoconclusivo.
La più interessante e che difficilmente si riesce a trovare in romanzi come questo è il tema della sessualità, o meglio l'omosessualità, inserito con delicatezza e tatto fin dalle prima pagine del romanzo, in quanto il cuore delle Nomeolvides non fa distinzione di genere, se si innamorano lo fanno indistintamente siano essi uomini o donne. Proprio a inizio romanzo questo tema viene trattato con l'amore, diverso per ognuna ma ugualmente intenso, delle cinque cugine Nomeolvides verso Bay Briar, la vicina di casa. Più in là, quando iniziamo a conoscere Fel e lui inizia a ricordare qualcosa del suo passato, lo troviamo in una storia che riguarda appunto il fratello di Fel.
I rapporti familiari giovano un ruolo chiave, le ragazze Nomeolvides condividono la stessa casa, lo stesso sangue ed i rapporti tra loro, tra cugine, tra madri e figlie non sempre è dei migliori, ma faranno di tutto per proteggersi ed aiutarsi l'un l'altre, sempre.
Per non parlare di una tematica sempre molto attuale: la differenza di ceto sociale. Ma non voglio svelarvi molto perchè si fa molto più intensa verso la fine del romanzo perchè è proprio lì, nel dramma, che nasche la magia de La Pradera. Con i soldi si può insabbiare qualsiasi problema, isolarlo e farlo dimenticare alla gente ma prima o poi tutto torna a galla.




Anna-Marie McLemore, con la sua scrittura poetica, ci racconta una fiaba emozionante e magica. Il lettore può solo farsi accompagnare dalla voce di Anna-Marie e godersi la lettura di questa favola d'altri tempi.






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