Buongiorno amici lettori,
al ritorno dalle vacanze si è sempre carichi di nuove recensioni ed io non vedevo l'ora di parlarvi di un fantasy d'esordio tutto italiano che mi ha piacevolmente colpito e incollato alle pagine: oggi vi parlo di Eterya. Gli amuleti della Dea di Barbara Manca, edito La Corte.
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Titolo: Eterya. Gli amuleti della Dea
Autore: Barbara Manca
Editore: La Corte
Pagine: 400
Prezzo: 19,90 €
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I regni di Eterya sono soggetti da sempre al dominio del Consiglio dei Saggi, il cui unico intento è quello di far perdurare una pace che resiste da più di mille anni. A tale scopo è stato istituito il sistema dei Certificati di Nascita Regolare e coloro che non ne sono in possesso vengono uccisi all’istante. È in questo mondo, stretto nella morsa del controllo e della paura, che si muove Ann. Cresciuta alle pendici di un villaggio remoto e dimenticato, vorrebbe essere una ragazza qualunque ma sa di non esserlo. Ann è una Senza Certificato, un’orfana, e per questo condannata a una vita in fuga. L’incontro della giovane con Sion, però, stravolge ogni cosa. Perché Sion è un Mezzo, nato dall’unione tra un Oscuro e un umano, ma soprattutto è il braccio destro della Regina-Mostro Edem e sembra conoscere Ann meglio di quanto lei conosca se stessa. Quando il destino della ragazza si intreccia con quello della sovrana le sue certezze crollano gradualmente. Chi può dire dove giace il male? Se la linea di confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato sembra essere così evanescente, da quale parte sceglierà di stare Ann?
"La nostra vita dipendeva dai Certificati di Nascita Regolari e la loro necessità era tutta colpa degli Oscuri. Come tutti, avevo sentito infinite storie su quelle creature: si diceva che fossero così rapide che se ne incontravi una sul tuo cammino eri morto prima ancora di esserti accorto della sua presenza, che fossero forti oltre ogni misura e che avessero l'aspetto di demoni usciti dall'inferno."
Nel mondo di Eterya un essere umano è considerato libero solo se ha un Certificato di Nascita Regolare e coloro che non ne sono in possesso vengono uccisi all'istante. Ann, orfana senza Certificato, è costretta a nascondersi in un piccolo villaggio al confine del regno. È stata trovata abbandonata in fasce da Jeline e cresciuta come una figlia da lei e come una sorella dal dolcissimo Tristan, poco più grande di Ann, che l'ha sempre difesa, anche quando poi la mamma è mancata.
Ann è una ragazza buona e gentile e vorrebbe essere una ragazza qualunque ma nella cittadina di Cahli la odiano tutti per quello che rappresenta. La maggior parte dei Senza Certificato sono Mezzi, esseri concepiti da un Oscuro e un umano. Identici agli esseri umani ma molto più forti e dai sensi super sviluppati.
Il giorno in cui incontrerà il giovane Sion, il Cavaliere della Regina Eden, la sua vita cambierà. Ann verrà a conoscenza del suo passato, del suo destino e di molto altro.
"In qualche modo, prima ancora di incontrarla e conoscerla, avevo provato una gran pena per quella ragazza. Per chiunque, lei costituiva solo un'arma, e la sua esistenza era considerata solo in relazione a Edem; nessuno la considerava una persona, capace di pensare e provare sentimenti come tutti noi. Ripensare alla solitudine che avevo visto nei suoi occhi, alla bellezza del suo sorriso incredulo quando era circondata dalle farye, mi strinse il cuore."
Eterya è un epic fantasy con i fiocchi!
Ho iniziato a leggerlo durante il viaggio in treno verso la Calabria e mi ha incollato alle pagine, divorandone quasi la metà. Eterya, gli amuleti della Dea, è il primo romanzo di una saga epic fantasy che si prospetta super interessante: avventure, grandi battaglie, world building ben costruito, POV alternati (che adoro!), villain interessante, personaggi grigi e pieni di dilemmi interiori. Un romanzo ricco di azione con un ritmo incalzante, mai pesante e mai noioso, che pone al lettore il costante dilemma su cosa possa essere giusto o sbagliato e per chi.
"Loro ci creano, ma siamo noi a pagarne le conseguenze."
I POV alternati, se gestiti bene, sono sempre i miei preferiti e in Eterya, così pieno di personaggi interessanti, i POV alternati aiutano tantissimo ad entrare in empatia con i protagonisti della storia, ognuno con il suo passato importante alle spalle e i suoi dilemmi morali e non.
È semplice innamorarsi dei personaggi di Eterya, perennemente in lotta per ideali di pace e giustizia, portando il lettore a non definire linearmente il confine tra bene e male. Specialmente in Ann riusciamo a cogliere maggiormente questa costante lotta ma scopriamo anche un grande percorso di formazione e crescita personale alla scoperta di se stessa.
L'unica nota che ho trovato un po' stonata nella vena romance del romanzo è la continua crush tra i personaggi che incontrano Ann: all'inizio ci sono Tristan, l'amico fraterno con cui ha un legame intimo, e Margan, l'unica amica con cui Ann riesce a essere al 100% se stessa ma in un passaggio ambiguo troviamo Margan super presa dalla sua amica; poi abbiamo Sion, il Mezzo con cui Ann stride fin dall'inizio ma che pian piano rimane incantato dalla differenza di carattere tra Ann e Eden; e poi c'è Damarch, il secondo Comandante della Ribellione, affascinante, dolce e protettivo di cui Ann rimane incantanta. Mi va bene tutto, sono una che adora molto le ship tra i personaggi ma a fine volume mi sono trovata a contarle e mi sembravano davvero troppe.
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| ringrazio la CE per la copia omaggio |
In un mondo governato dal terrore, con personaggi grigi super interessanti e una ragazza/eroina che non riesce a distinguere alla perfezione tra bene e male, Eterya, gli amuleti della Dea è una storia che non ti aspetti di leggere, specialmente se è un esordio letterario, sarà difficile per il lettore scegliere una fazione per cui patteggiare fin dall'inizio.
Eterya entra sicuro nella top10 dei fantasy italiani che adoro e non vedo l'ora di leggere il seguito di questa saga epic fantasy davvero emozionante.
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