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lunedì 21 gennaio 2019

[Review] La vampira snob, di Noémi Szécsi

Buongiorno lettori e buon lunedì!
Oggi vi porto una velocissima opinione di La vampira snob, di Noémi Szécsi, un romanzo che mi ha incuriosito molto dalla copertina ma che non si è rivelato interessante come speravo.




Titolo: La vampira snob
Autore: Noémi Szécsi
Editore: Baldini + Castoldi
Pagine: 300
Prezzo: 15,90 €
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Jerne Voltampère, l'ultima discendente di una stirpe di vampiri, vive a Budapest con la nonna centenaria, donna maliarda e sensuale di giorno e spietata cacciatrice di notte, che tenta invano di spingere la nipote verso la tradizione di famiglia. Jerne infatti persegue testardamente il suo sogno: fare la scrittrice di favole per bambini. Tra riflessioni sull'opera di Hans Christian Andersen e un odio verso Winnie the Pooh, le giornate trascorrono prima nel lavoro come correttrice di bozze in una casa editrice, poi come lavapiatti in un ristorante vegetariano, fra la relazione con un vampiro dalla personalità disfunzionale e l'apparizione di un angelo sino alla sua morte, cui seguirà la rinascita come vampira. Una sarabanda di personaggi e storie raccontata da una voce colta, ironica e grottesca, che tratta con disincantata leggerezza e sano cinismo temi attuali come l'appartenenza a categorie quali genere e nazionalità, il rapporto tra uomo e donna e il disagio dei giovani verso il mondo.


Le premesse di questo romanzo erano buone, la trama ed il titolo mi hanno incuriosito fin dall'inizio, non vedevo l'ora di conoscere questa vampira snob. Ma a lettura iniziata ho avuto qualche difficoltà, il romanzo non mi ha convinto per nulla ed ho fatto fatica a terminarlo.

Jerne, abbandonata quand'era ancora in fasce dai suoi genitori, è una giovane vampira anticonformista, adora il cibo "da umani" e non ama per niente succhiare il sangue, anzi non l'ha mai fatto. Vive a Budapest con la nonna, un'eccentrica centenaria a cui il sangue umano ha donato il bellissimo aspetto di una quarantenne.
Grazie alla loro longevità, i vampiri non hanno problemi di soldi, ma per avere un'ottima copertura "da umana", Jerne decide di dedicarsi alla sua più grande passione: tenterà di diventare scrittrice di fiabe per bambini e ragazzi.

In La vampira snob scopriremo la storia di Jerne, una vampira decisamente fuori dal comune, quasi "snob", sua nonna dai mille nomi e da un'avvenenza unica e dei personaggi alquanto bizzarri.


"Dunque, tanto per sfatare le popolari leggende sui vampiri, non abitiamo in un castello diroccato. Al giorno d'oggi anche i vampiri perseguono soluzioni razionali, e d'altronde chi ha voglia di spendere un patrimonio per acqua, gas ed elettricità? Possediamo un bilocale dotato di ogni comfort, situato nel sottotetto di un palazzo che, grazie agli sforzi e alle conoscenze dell'amministratore del condominio, è in uno stato eccellente. L'intonaco non si stacca, le pareti non sono incrostate di salnitro, e non c'è neppure bisogno di puntellare i balconi. Ciononostante le scale pullulano di ratti. Non c'è da stupirsene. E' la nonna a nutrirli, perchè la loro presenza fa parte ddella sua immagine."




In La vampira snob la narrazione è dal POV di Jerne, con una scrittura ricercata e con tanti giri di parole che tendono a confondere e perdere il lettore. La trama mi aveva affascinato, il titolo mi ha totalmente illuso credendo raccontasse una commedia divertente, ironica e magari anche romantica. Purtroppo mi sono trovata a leggere un romanzo piatto, senza azione e terribilmente lento (vi assicuro che ho fatto davvero fatica a terminarlo). Un umorismo freddo, cinico e stravagante che non ho saputo cogliere appieno.
Particolarità del romanzo (probabilmente unico punto che ho davvero apprezzato) è la divisione dei capitoli tra antemortem e postmortem di Jerne, perchè per essere una vera vampira, Jerne deve morire per poi risorgere ed abbiamo quindi il cambiamento della protagonista prima e dopo la morte.

I personaggi non mi hanno preso appieno, specialmente la protagonista che non sono riuscita a capire (probabilmente sarà stata anche la trama piena di buchi e che lascia il lettore pieno di interrogativi). L'unico personaggio che sono riuscita a farmi piacere e che mi ha fatto ridere per la sua bizzarria è la nonna di Jerne: sensualissima succhiasangue che affascina giovani innocenti per poi nutrirsi di loro. Cercherà in tutti i modi di educare la nipote al vampirismo, utilizzando anche con metodi un po' stravaganti.




La vampira snob è stata una lettura diversa dal solito che però non mi sento di consigliarvi. Se, invece, amate la scrittura ungherese e volete cimentarvi con un paranormal contemporaneo che fa da satira al nazionalismo del suo Paese, leggetelo e fatemi sapere cosa ne pensate =)


Punto di forza: personaggi caratterizzati bene
Punto di debolezza: poca azione, buchi nella trama




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