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lunedì 16 luglio 2018

[Review] L'effetto Grant, di Aurora Redville

Buongiorno lettori e buon lunedì,
oggi vi porto la recensione del romance L'effetto Grant, il romanzo d'esordio di Aurora Redville, che mi ha tenuto compagnia in queste ultime settimane. Una storia romantica e molto divertente, ma, a mio avviso, con qualche pecca nello stile narrativo.




Titolo: L'effetto Grant
Autore: Aurora Redville
Editore: Bookabook
Data di pubblicazione: 28 giugno 2018
Pagine: 484
Prezzo: 18,00 € (7,99 € ebook)
Link Amazon: https://amzn.to/2KN65fv


A poche ore dal suo arrivo a Londra, sotto lo stupendo tetto di acciaio e vetro del British Museum, Aurora incrocia lo sguardo di Daniel Grant, il suo idolo, l’attore che ammira da sempre e che fino a quel momento ha solo potuto sognare. Ora è di fronte a lei, le sorride e si offre di farle da guida turistica per la città. Tra i due scatta la scintilla, ma i giorni volano e il rientro a Milano di Aurora è sempre più vicino. Ben presto i ragazzi dovranno fare i conti con le proprie emozioni e con una passione irrefrenabile, che rischia di travolgere tutto. Aurora però non vuole abbandonare la sua vita in Italia e deve trovare un equilibrio, tra incertezze, interrogativi, paure, dubbi… e il sorriso da svenire di Daniel! Vale forse la pena vivere il presente e affrontare le esperienze una alla volta, con il coraggio che solo chi si innamora sa trovare?


"I baci sono come il nettare, non sei mai sazio, e questo è l'effetto Grant."

L'effetto Grant ci narra del viaggio/vacanza di Aurora, una studentessa di Milano, ma dal cuore sardo, che decide di staccare la spina dallo stress del lavoro e dell'università per andare a trovare i suoi cugini a Londra e godersi un po' di meritato riposo.
Un incontro inaspettato al British Museum con il meraviglioso David Grant, attore di punta del momento e suo idolo, cambierà l'idea che Aurora si era fatta della sua visita a Londra. Scoprirà nuovi posti, visiterà luoghi che non erano sulla sua guida, mangerà perlibatezze locali in luoghi raffinati ed appartati, e scoprirà che dietro all'attore famoso conosciuto sul grande schermo ci sarà qualcosa di interessante, intrigante, passionale...




I due protagonisti del romanzo sono caratterizzati molto bene, per quanto personalmente non sia riuscita ad immedesimarmi nella protagonista. Aurora è una ragazza forte e decisa, che ha avuto il coraggio di vivere il momento che le è capitato senza dubbi e paure e senza pensare al futuro che la aspetta.
Daniel è un bellissimo attore, un po' più grande di Aurora, ma un uomo maturo, che ha avuto le sue esperienze di vita e sentimentali. E' un uomo che dedica tutto se stesso alla propria donna, che la coccola, la vizia, senza farsi mancare una passione irrefrenabile che lo coglie in qualsiasi momento. Purtroppo è anche di una gelosia fin troppo eccessiva. Anche se è un attore super-mega-figo ha tanta paura di poter perdere Aurora e ci sono momenti in cui si innervosisce senza alcuna ragione logica (scopriremo però che nella sua storia precedente ha dovuto combattere con il tradimento della propria amata).
La relazione tra i due è esplosiva, coinvolgente per entrambi, si completano a vicenda nonostante siano quasi estranei l'uno all'altra, ma la passione li unisce e li divora giorno dopo giorno.
Mi sono piaciuti molto Martin e Pier, i cugini omosessuali di Aurora, due ragazzi dal cuore d'oro, che custodiscono Aurora sotto la loro ala protettiva. Non ho per nulla apprezzato i loro amici, che in qualsiasi occasione si permettevano di giudicare le scelte di Aurora, che non avevano mai conosciuto prima di quella vacanza, ed il fatto che lei uscisse con Daniel, figo impossibile, e non con Andrea, loro amico abbastanza viscido e meschino.


"Entriamo nel garage di casa che sono quasi le tre del mattino, ma io sono ancora sotto effetto Grant quindi molto sveglia; la serata mi ha regalato delle belle emozioni, ma sono sicura che non siano ancora finite."


Come sapete, non apprezzo molto l'insta-love, preferisco il caro e vecchio corteggiamento. Ne L'effetto Grant, come raccontato nella trama, l'insta-love è subito presente, esattamente a pagina 22. Nella primissima scena, appunto, dopo essersi sorrisi, seduti sulla stessa panchina al British Museum, scoppia la scintilla, abbastanza surreale, che ho fatto fatica a credere veritier.

La nota dolente di questo romanzo, ahimè, è stato lo stile di narrazione che ha utilizzato Aurora Redville. Per quanto la scrittura sia semplice e fluente e lei sia bravissima a descrivere i luoghi visitati (riusciamo tranquillamente ad immaginare con i nostri occhi i bellissimi posti di Londra visitati dalla protagonista), a volte l'autrice si dilunga eccessivamente nelle descrizioni. Si denota la sua voglia di far trasparire il suo grande amore per l'architettura ma in alcuni tratti (a volte intere pagine) il romanzo si trasforma in guida turistica, con troppe descrizioni e troppi fatti storici che rendono il romanzo a mio avviso troppo pesante e lento, insieme a dei dialoghi poco accattivanti. Ho avuto difficoltà a continuare la lettura (se avete letto i W.W.W. Wednesday avrete visto che ho avuto il romanzo in lettura per due settimane, ma che sembravano eterne), a mio avviso 100/150 pagine in meno avrebbero snellito il tutto (e sicuramente si poteva evitare la digressione sui peli pubici femminili di 2 pagine, perdonatemi ma non l'ho proprio digerita e l'ho trovata superflua).
Mi è piaciuta, invece, la scelta di suddivisione dei capitoli in archi temporali, utili per rendere più pratico e tangibile lo scorrere del tempo e l'arrivo del giorno X, la partenza di Aurora da Londra.
I passaggi erotici non li ho trovati particolarmente volgari, per quanto abbastanza spinti, ma, anche in questo caso, a mio avviso un po' troppi.

Londra continua a farmi emozionare, anche se non ci sono mai stata, e ringrazio l'autrice per aver reso il romanzo così reale. Ma 480 pagine sono state davvero troppe, la storia non l'ho mai vista decollare e purtroppo non sono riuscita ad emozionarmi come invece avrei voluto.


ringrazio la Casa Editrice Bookabook per la copia del romanzo


E come Aurora è tornata cambiata e cresciuta dal suo viaggio a Londra, la CE mi ha chiesto da quale viaggio io sono tornata cambiata. Sinceramente non sono una grande viaggiatrice, ho visitato poche città e pochi paesi esteri, ma l'ultimo viaggio da lettrice in cui sono cambiata è stata la mia visita al Salone del Libro quest'anno. Ho avuto l'opportunità di partecipare a diversi incontri con autori e Case Editrici, scoprire nuovi romanzi e nuove realtà, immergermi nei libri per 2 giorni interi, ma la cosa che ho apprezzato maggiormente e di cui ho il più bel ricordo è aver avuto la possibilità di incontrare di persona alcune blogger che seguivo da tempo, in particolarmodo Ludovica e Giulia (ciao tesori!).
E voi? Qual è stato il viaggio da cui siete tornati cambiati?


“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro”(Umberto Eco)




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