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lunedì 6 novembre 2017

[Review] Numb. Anna, di Diego Ferra

Buongiorno booklover,
oggi vorrei parlarvi del primo romanzo della serie Numb, di Diego Ferra, uscito a settembre per Sperling & Kupfer. La trama mi aveva davvero incuriosita, ma il romanzo poi mi ha lasciata davvero perplessa ed ho fatto davvero fatica a finirlo =(




Titolo: Numb. Anna
Autore: Diego Ferra
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 19 settembre 2017
Pagine: 288
Prezzo: 14,90 €


L’aeroporto è intasato di auto parcheggiate al sole e bagagli a mano trascinati in tutta fretta. Nel cielo, il rumore assordante di un aereo in partenza. L’ultima volta che Anna ha raggiunto sua nonna Evelin in Inghilterra aveva soltanto sette anni. Ora, a diciott'anni, e al suo primo viaggio da sola, si sente irrequieta.
Anna è stata ammessa al Magdalene College di Cambridge e la sua vita sta per cambiare: una nuova casa, nuovi amici, un nuovo mondo tutto da scoprire.
Ha organizzato questo viaggio nel minimo dettaglio. Eppure quel che ancora non compare nei suoi appunti, scritti con precisione sull'agenda, tra gli orari dei corsi da seguire, è il nome di Nicolas, né l'enorme mistero dei suoi occhi. Non c'è nemmeno il fiume Cam, lento e dolce, che dalle sue sponde la guarda e le ricorda che siamo sempre dove dobbiamo essere.
Anna si sente totalmente impreparata a tutto questo. Un universo di emozioni sconosciute l'attende. Così come l'incontro con un nuovo sentimento. L’amore.



La scelta di Anna di andare all'estero finite le superiori è una scelta molto comune ultimamente, sperando in un futuro "migliore", in una occupazione a buon rendimento o semplicemente per provare la vita all'estero, Anna decide di andare a trovare la nonna Evelin, che non vede da diversi anni, in Inghilterra, a Cambridge, iscrivendosi al corso di Arte al Magdalene College.
Nonostante si sia preparata molto sulla città dove andrà a vivere, nessuno poteva metterla in guardia dall'innamorarsi di quel misterioso ed interessante ragazzo, schivo e taciturno, vicino di casa della nonna, l'intrigante Nicolas.

Casa nuova, orari nuovi, ragazzi nuovi con cui uscire, la vita di Anna sarà totalmente diversa da quella che aveva programmato dall'Italia.

"Perchè mi hai chiesto se verrò al concerto?"Lo osservo mentre si avvicina lento, la mia schiena si appiattisce al vetro della finestra dietro di me, la sua mano si appoggia sulla parete accanto al mio viso."Perchè tu... mi ricordi lei."

Iniziamo con il primo dispiacere che ho letto, o meglio non ho letto!
Sarà che ultimamente avrei bisogno di abbracciare la mia nonna e non posso più farlo, ma come fa una ragazza, dopo più di 10 anni che non vede la nonna, ad essere così distaccata e superficiale? La nonna la accoglie in casa, le fa sempre trovare colazione/pranzo/cena pronti, non le fa fare nient'altro e lei niente, forse un grazie, ogni tanto, quando le fa comodo, nessun contatto, nessun calore. Mi spiace, ma non riesco proprio a digerire questo comportamento.

Inoltre, quasi tutti i personaggi, a mio avviso, vengono caratterizzati poco, con un accenno sbrigativo alle loro vite e basta. Molte le descrizioni presenti dei paesaggi, fin dalle prime righe del romanzo, per ambientarci meglio al Cambridge, a discapito soprattuto dei dialoghi, che sono poco presenti, semplici e banali. Nessuno deve atteggiarsi a filosofo, ma non penso di essere un extraterrestre per desiderare qualcosa di un po' più impegnato.
Non vorrei neanche soffermarmi troppo sul fatto che Anna e Nic, per la prima parte del romanzo, riescano a relazionarsi solo dietro lo schermo del pc, scambiandosi qualche e-mail, mentre quando sono l'uno di fronte all'altro diventano dei ragazzini immaturi, senza riuscire a guardarsi negli occhi (eppure la maggiore età l'hanno superata!).

Ho trovato strano ed impossibile per me riuscirmi ad immedesimare in Anna, una ragazza sicuramente audace e positiva alla vita ed alle nuove scoperte (non è da tutti scappare dall'Italia ed andare a vivere all'estero), ma abbastanza ingenua e sciocca, tanto da volersi ubriacare quasi ogni sera (per i primi capitoli) e rendersi ridicola agli occhi di quel gruppo di ragazzi che conosce appena.

L'unica nota positiva che posso trovare è la peculiarità di aver associato ad ogni capitolo una canzone diversa, peccato però che la suddivisione dei capitoli sia stata un po' troppo eccessiva, a mio avviso, e non mi è piaciuto leggere alcune scene, che venivano interrotte dalla fine/inizio del capitolo successivo (sarò io quella fatta male, ma per me l'interruzione del capitolo è essenziale per il cambio di scena o di POV di un personaggio).


ringrazio la Sperling&Kupfer per avermi inviato una copia del romanzo

Purtroppo non posso promuovere nè incentivare la lettura di Numb. Anna, di Diego Ferra. Ci sono davvero tanti pareri discordanti sul web e non metto in dubbio che ad altri lettori sia entrato nel cuore molto meglio di me, vi consiglio di leggere diverse recensione e cercare di farvi una propria idea.






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4 commenti:

  1. Le tue recensioni sono sempre molto interessanti, seguirò comunque il tuo consiglio di dare un'altra occhiata sul web per cercare di farmi un'idea. ☺

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  2. Ti dirò...non è una recensione positiva la tua, eppure mi ha incuriosito lo stesso. Chissà...

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    1. ti consiglio di leggere altre recensioni per farti un'idea più chiara e variegata =)

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