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lunedì 13 novembre 2017

[Review] La legione occulta dell'Impero Romano, di Roberto Genovesi

Buondì lettori,
come molti di voi sapranno, il 26 ottobre è nata la Newton Comics, una collaborazione tra la Newton Compton e la Tunuè, per portare nel mondo dei fumetti alcuni romanzi pubblicati dalla Newton Compton.
Oggi voglio parlarvi del secondo volume di questa collana, ovvero l'adattamento del romanzo La legione occulta dell'Impero Romano, di Roberto Genovesi, adattato da Andrea Meucci e Lorenzo Nuti.




Titolo: La legione occulta dell'Impero Romano
Autore: Roberto Genovesi
Editore: Newton Comics
Data di pubblicazione: 26 ottobre 2017
Pagine: 108
Prezzo: 10,00 €


Per la storia ufficiale non sono mai esistiti. Solo le leggende, le chiacchiere scambiate tra i fumi dell’alcol tra i viandanti ubriachi, raccontano della misteriosa Legio Sine Nota. Veggenti, auguri, negromanti e aruspici, raccolti da bambini nelle arene, nei mercati degli schiavi e nei villaggi dati alle fiamme: sono gli uomini di Victor Julius Felix, addestrati a dialogare con spettri e dèi, per evocarne la protezione o sfidarne la cieca violenza, avvezzi a lottare nel campo del soprannaturale, dove niente può la daga romana. Un prezioso alleato per il nascente impero di Augusto, un pericoloso nemico per chi trama contro Roma…

"La Legio Sine Nota, la legione segreta di Augusto, uno storiella sussurrata nelle taverne dai pazzi e alle cene patrizie dagli ubriachi. Esisteva"

Per i primi due volumi la Newton Comics ha voluto puntare sui romanzi storici. La legione occulta dell'Impero Romano è infatti un'adattamento dell'omonimo romanzo di Roberto Genovesi, che ci fa scoprire la famosa Legio Sine Nota, una legione romana segreta alle dirette dipendenze di Augusto, che aveva la peculiarità (per quel che riusciamo a saperne oggi) di parlare con gli dei e gli spiriti ultraterreni.

Il nostro protagonista Dagos è un augure capace di leggere il volo degli uccelli e predire l'esito delle battaglie ed è proprio durante una battaglia in Egitto che avrà la fortuna di incontrare la misteriosa Legio Sine Nota e ne racconterà le vicende.
Comandata da Victor Iulius Felix, la Legio Sine Nota è alle dirette dipendenze di Augusto e, per quelle rare volte in cui viene chiamata sul campo, riusciamo a scoprire che ha diverse figure misteriose e singolari (alcune anche abbastanza inquietanti) al suo interno, come druiti, augure, stregoni o veggenti. Gli incontri più interessanti, però, Dagos li avrà con Jago, sacerdote cieco pronto a cedere a patti con gli dei, sacrificando anche se stesso, per portare vantaggio alla sua Legione durante una battaglia, Sibiam, un uomo misterioso capace di comandare il metallo a proprio piacimento, e Dryantilla, una potentissima veggente, capace di prevedere le mosse dei nemici e, a volte, la morte dei propri compagni.
L'incontro con la Legio Sine Nota per Dagos fu l'inizio di una grande avventura, fino a quando...


Premetto che non ho letto il romanzo di Genovesi, ma mi sono approcciata al fumetto in quanto tale, non conoscendo la storia della Legio Sine Nota. Secondo me i lettori, leggendo La legione occulta, possono dividersi in due grandi gruppi: quelli che hanno già letto i romanzi di Genovesi su questa misteriosa Legione, che potranno scoprire un nuovo punto di vista sul romanzo attraverso la lettura del fumetto, e quei lettori che, non conoscendo la storia, faranno un po' fatica a comprendere la narrazione, molto veloce e con frequenti cambi di scena e salti temporali, e che tende a confondere abbastanza il lettori, non conoscendo i personaggi narrati. Prima di dare un giudizio ho voluto leggere il fumetto una seconda volta ed è stato davvero molto più interessante: conoscendo già la fine e dove andava a "parare" il fumetto, sono riuscita a concentrarmi meglio sui personaggi, conoscere il narratore ed il suo punto di vista, comprendere la vera peculiarità di questa Legione.

La qualità di questa graphic novel è ottima, le tavole sono piene e ricche, ma ho avuto difficoltà ad ambientarmi con i disegni, dai tratti forti e decisi (non sono abituata a disegni di questo genere, preferendo quelli più morbidi, ma non per questo posso dire che non mi piacciono, ho solo avuto bisogno di abituarmi^-^).




Sicuramente non è semplice trasportare un romanzo di più di 300 pagine in un fumetto di 108 pagine, molte parti vanno tagliate ed adattate ma il lavoro finale è stato ottimo. Il voler sperimentare questi adattamenti di graphic novel, a mio avviso, può essere un'ottima occasione per avvicinare lettori che solitamente non si cimentano, ad esempio, in romanzi storici, come me in questo caso.









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