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venerdì 4 settembre 2020

[Recensione] La notte delle civette, di Monika Peetz

Buon venerdì amici lettori,
pronti per il fine settimana che sta per arrivare? Io si, non vedo l'ora di rilassarmi un po' a casa, questa settimana in ufficio è stata un po' pesantina. Ma bando alle ciance, come forse vi accennavo tempo fa,  di solito non apprezzo particolarmente i secondi romanzi di una serie, li trovo quasi sempre noiosi e poco adrenalinici, sicuramente meno migliori del primo volume. Con La notte delle civette, seguito de La città invisibile di Monika Peetz, mi sono dovuta ricredere. Un fantasy YA pieno di colpi di scena che mantengono viva la curiosità del lettore. Curiosi di scoprirne di più?




Titolo: La notte delle civette
Autore: Monika Peetz
Editore: Corbaccio
Pagine: 348
Prezzo: 19,90 €

Ci sono ragazzi fortunati che a quindici anni hanno già visto mezzo mondo. Lena, invece, orfana di entrambi i genitori e costretta a vivere con una zia dispotica e due cuginette insignificanti, non si sentiva molto fortunata, fino a quando, attivando involontariamente il meccanismo di un vecchio cronografo, finisce letteralmente in un altro mondo. Nella Città Invisibile, dove conosce Dante, uno splendido ragazzo con gli occhi di colore diverso, nonché la temibile Gran Maestra del Tempo che però sembra preoccupata della presenza di Lena e fa di tutto per rimandarla nel presente, a casa sua. Ma Lena fatica a ritornare alla sua vecchia vita. Come potrà mai dimenticare la Città Invisibile e soprattutto Dante? Ormai la vita normale non è più la sua dimensione. Prima di rientrare nel presente, Lena era riuscita ad affidare il cronometro che le consentiva di viaggiare nel tempo all’amica Bobbie. Un errore fatale, perché Bobbie si è buttata a capofitto nel passato e non riesce più a venirne fuori. E Lena non potrà far altro che rompere la promessa fatta alla Grande Maestra del Tempo e tornare nella Città Invisibile, sperando che Dante la aiuti a tenere lontano quel nemico oscuro di cui avverte la presenza minacciosa che minaccia non solo lei e i suoi amici, ma addirittura l’intero mondo degli Invisibili…

Nella sua vita Lena aveva commesso tanti errori, e quello più grande era stato affidare il cronografo a Bobbie. Ma come poteva ritrovare la sua amica senza cronografo? E senza poteri magici? D'un tratto capì l'articolo di giornale venuto dal futuro e il perchè un certo Otto, che assomigliava a Dante, era ricercato. La ragazza scomparsa non era lei, ma Bobbie. Lena chiuse gli occhi. L'avventura non era finita, era solo all'inizio.


Possibili spoiler per chi non avesse letto il primo volume della serie
QUI la recensione di La città invisibile


In questo secondo volume ritroviamo Lena e Bobbie, migliori amiche fin dall'asilo, alle prese con una partita di pallamano. Le ragazze sono entusiaste e felici, ma Lena non riesce a togliersi dalla testa Dante, il ragazzo misterioso, il viaggiatore del tempo di cui si è innamorata. La Grande Maestra del Tempo le ha fatto promettere di non rimettere piede nella Città Invisibile e Lena non sa se rivedrà mai più Dante, Coco e gli altri viaggiatori del tempo.
Durante una gita scolastica al museo della cttà per La settimana del passato, a Lena sembra di scorgere tra quelle vecchie foto del 1900 un ragazzo che assomiglia molto a Dante, ma non può assolutamente essere lui. Per non farsi distrarre decide di affidare a Bobbie il cronografo della madre, quello che ha scoperto di nascosto da tutti, quello strano orologio che le ha permesso di viaggiare nel tempo. Bobbie però è sempre più incuriosita da quell'orologio con 8 lancette ed un quadrante misterioso. Proverà ad indossarlo di nascosto da Lena, ritrovandosi nel 1900...


"I corpi sono mortali", aggiunse. "Ma l'anima attraversa i secoli. E quando ci rivedremo, andremo a esplorare il mondo insieme. Se vorremo andare al mare, ci saranno auto e biciclette volanti che fluttueranno in aria. Le strade saranno inondate di acqua, e ovunque ci saranno barche. E le case arriveranno fino al cielo. Viaggeremo attraverso i mari su balene, e le zanzare si estingueranno. E anche i ragni. Non ci sarà più la fame e tutti i bambini andranno a scuola. E poi andremo al museo, di cui tu parli sempre, e guarderemo le fotografie dei tempi passati." [...] "Credo che la nostra anima migrerà e ci rivedremo in un'altra epoca. Ne sono sicuro. Ci ritroveremo. E mi racconterai tutto."


Monika Peetz è riuscita nell'impresa di rendere il secondo volume di una serie migliore del primo. Con la sua narrazione piena di colpi di scena e con uno stile semplice ma accattivante in "La notte delle civette" ci fa viaggiare nel tempo con delicatezza e curiosità.
Ho adorato l'idea dell'autrice di spedire Bobbie, una comune mortale, indietro nel tempo, l'arguzia della ragazza e la sua intelligenza fanno davvero eccellere il suo personaggio in questo secondo capitolo.
Nonostante sia un libro prettamente dedicato ai giovani, è stato bello poter leggere diversi passi che incitavano al femminismo e far capire al giovane lettore la parità di possibilità e scelte tra uomo e donna, cosa che non avveniva nel 1900.
I protagonisti di questa storia sono ragazzi e ragazze semplici ma pieni di paure, come ogni adolescente, ma con un grande coraggio nel vivere le avventure che il destino porta loro. A differenza del primo volume, "La notte delle civette" ha diversi POV che rendono ancora più interessante la storia. Troviamo infatti il POV di Lena, quello di Bobbie e nella prima parte anche quello di Dante, che poi ovviamente sparisce per un giusto motivo.
Lena, la nostra protagonista, è una quindicenne forte e tenace, nonostante le cadute riesce a rialzarsi sempre a testa alta. Ma mentre Lena non pensa troppo alle conseguenze delle sue azioni, e vi assicuro che con i viaggi nel tempo può succedere di tutto e di più, Bobbie è molto colta, precisa, sempre pronta per ogni eventualità. Lena e Bobbie sono due ragazze forti, determinate a raggiungere i loro obiettivi, nonostante le difficoltà, ed insieme sono una coppia perfetta. L'amicizia che vi è tra le Lena e Bobbie è davvero unica, anche quando sono in disaccordo tra loro, in alcuni passaggi del romanzo, si fidano ugualmente l'una dell'altra. 

Ovviamente anche in questo secondo romanzo, bisogna ringraziare la CE per aver mantenuto la copertina originale.




ringrazio la CE per la copia omaggio


Se siete amanti dei viaggi nel tempo, delle storie che cambiano il passato, di mondi invisibili, non potete non amare questa serie!


Punto di forza: tanti colpi di scena
Punto di debolezza: ancora tante domande rimangono senza risposta




2 commenti:

  1. Ciao Valentina! Non ho letto "La città invisibile" e per questo non ho letto tutta la recensione. Spero prima o poi di riuscire a recuperare entrambi i volumi, mi ispirano tantissimo! Inoltre i viaggi nel tempo li trovo sempre molto interessanti! :)

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    1. il disclaimer è per pura sicurezza (e per evitare tante critiche) ma ci sono davvero pochissimi spoiler se non per la trama principale. E' una bellissima lettura, te la consiglio davvero!

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