Buongiorno lettori,
qualche giorno fa ho avuto il piacere di porre alcune domande a Clara Caroli, per conoscere lei ed il suo romanzo La casa dei cuori sospesi, edito da La Corte Editore. Giornalista professionista e life coach, vive sulla collina di Moncalieri, in provincia di Torino, con due figlie e tre gatti. Dopo una lunga esperienza giornalistica per il quotidiano La Repubblica, esordisce quest'anno nella scrittura.
qualche giorno fa ho avuto il piacere di porre alcune domande a Clara Caroli, per conoscere lei ed il suo romanzo La casa dei cuori sospesi, edito da La Corte Editore. Giornalista professionista e life coach, vive sulla collina di Moncalieri, in provincia di Torino, con due figlie e tre gatti. Dopo una lunga esperienza giornalistica per il quotidiano La Repubblica, esordisce quest'anno nella scrittura.
Ciao Clara e benvenuta su Sweety Reviews. Partiamo dal principio, come ti è venuta l’ispirazione per scrivere La casa dei cuori sospesi?
Ciao Valentina e ciao a tutti i lettori di Sweety Reviews! La storia del romanzo viene da lontano. Ho scritto la primissima versione molto tempo fa. In quel periodo avevo interrotto la mia attività di giornalista (ero redattrice del quotidiano La Repubblica) per dedicarmi alla famiglia. Dopo alcuni mesi di “digiuno” ho sentito il bisogno di tornare a scrivere. Ed è nata, in poche settimane, la prima stesura. Il libro poi è finito in un cassetto, classicamente. L’ho ripreso a distanza di anni. Non mi piaceva e l’ho riscritto da capo. Della prima versione sono rimasti i tre personaggi principali - le due libraie, Romina e Stella, e il poeta cialtrone, Matteo - e poi, man mano, attorno a questo nucleo centrale si sono aggiunti personaggi e situazioni che sono andati a costruire l’intreccio definitivo. La novità più importante della nuova versione è la location principale: la casa del titolo. Una casa che esiste davvero, nella quale ho vissuto. Un luogo magico, che possiede uno charme particolare, adatto secondo me a questa storia. Un’atmosfera un po’ remota e fiabesca, simile - se mi concedete il paragone - a quella dei romanzi di P.G. Wodehouse che ho tanto amato.
Il romanzo è ambientato tra Torino e provincia, luoghi che abitualmente frequenti. Quanto c’è di Clara in questo romanzo? Ti rispecchi maggiormente in uno dei protagonisti?
Sì, ho scelto per l’ambientazione i luoghi che mi appartengono, dove ho le mie radici. A parte Moncalieri, dove abito, e l’hinterland sud che abitualmente frequento (amo molto la campagna qui attorno), c’è la Torino che ho vissuto, anche come giornalista: la Torino della movida, quella di San Salvario e del Quadrilatero, la Torino borghese delle ville sulla collina, e la Torino che da città/fabbrica si è convertita a capitale della cultura. Una parte importante della trama ruota infatti attorno a una mostra d’arte contemporanea al Museo di Rivoli. Mi chiedevi dei personaggi. C’è un po’ di me in tutti quelli femminili: prendendo un pezzetto da ognuno, come in un puzzle, vengo fuori io. Ho una predilezione per Clotilde: la curatrice di mostre sbarellata che tenta di gestire l’agitazione con i Fiori di Bach quando avrebbe bisogno di un potente ansiolitico. È la rappresentazione - ironica - di me. Di com’ero nei momenti più stressanti del mio lavoro di giornalista. È praticamente un cameo.
I protagonisti del tuo romanzo hanno i cuori “in sospeso”, c’è chi rimane ancorato ad un amore finito o chi non ne vuole proprio sapere dell’amore perché troppo impegnato nel lavoro. Cos’è invece per te l’amore?
I miei cuori sospesi non sono cuori solitari, ma cuori in attesa. In attesa di qualcosa che forse arriverà. E se è l’amore tanto meglio. Come nel romanzo, l’amore nella mia vita è il motore di tutte le cose. Non solo amore romantico, ma amore per le mie figlie, per i miei amici, per i libri, la musica, la natura, la mia casa, gli animali….
In La casa dei cuori sospesi protagonisti sono anche, appunto, gli animali. So che tu hai tre gatti (al momento). Com’è vivere con tre gatti in casa? Sono silenziosi e pacifici come Aoi di Carol oppure avventurosi e temerari come Marshall, il cane del Dott. Gallo?
Gli animali nel romanzo hanno un ruolo fondamentale, ti ringrazio per averlo sottolineato. Non solo perché sono determinanti negli snodi principali della trama ma perché hanno un peso specifico nell’economia emozionale del libro. Nella nostra famiglia i gatti sono membri parigrado. Anzi, per certi versi, sono i sovrani assoluti di questa casa. Al momento sono tre (Marta, Gigetto, Lucia). Ma il numero varia. I gatti vanno e vengono. Qualcuno arriva, magari un piccolo randagio salvato in vacanza. Qualcuno scappa, qualcuno muore. È il ciclo della vita.
Dopo una lunga esperienza come giornalista, con La casa dei cuori sospesi decidi di esordire nel mondo della scrittura. Cosa ti ha spinto a diventare scrittrice? Era un sogno a cui aspiravi da tempo oppure è una decisione degli ultimi anni?
La scrittura, come la lettura, ha sempre fatto parte della mia vita. Ho lavorato più di 25 anni per un giornale. Scrivere per me è un’abitudine quotidiana. Certo, portare a termine un romanzo è qualcosa di molto diverso. Un conto è correre i cento metri, un altro è fare la maratona. Un libro ha un respiro ampio, richiede tempo, un lavoro di progettazione, di costruzione. E di pazienza, perché l’ispirazione, la buona idea, bisogna aspettare che arrivi.
Stai già pensando ad un nuovo romanzo? Un romance o qualcosa di diverso?
Mi piacerebbe dare in qualche modo un seguito a La casa dei cuori sospesi, magari sotto forma di spin off, dato che molti lettori mi hanno chiesto di dare più spazio ad alcuni personaggi laterali. Ho lasciato il finale aperto, per avere più possibilità. Ti confesso però che mi tenta un’altra idea: un romanzo totalmente diverso, magari un thriller!
Ultima domanda: ci sono dei libri che consiglieresti ai lettori di Sweety Reviews per entrare nel mood natalizio?
Non so se sia utile a entrare nel mood, ma consiglio a tutti la lettura di un grande, immenso romanzo: “Il cardellino” di Donna Tartt. Un capolavoro di quasi mille pagine che mette insieme una trama perfetta con una scrittura lussureggiante. Un’avventura letteraria che ho trovato esaltante. Una lettura ideale per i lunghi pomeriggi delle feste natalizie, con una tisana in mano. E un gatto in braccio.
Il romanzo è ambientato tra Torino e provincia, luoghi che abitualmente frequenti. Quanto c’è di Clara in questo romanzo? Ti rispecchi maggiormente in uno dei protagonisti?
Sì, ho scelto per l’ambientazione i luoghi che mi appartengono, dove ho le mie radici. A parte Moncalieri, dove abito, e l’hinterland sud che abitualmente frequento (amo molto la campagna qui attorno), c’è la Torino che ho vissuto, anche come giornalista: la Torino della movida, quella di San Salvario e del Quadrilatero, la Torino borghese delle ville sulla collina, e la Torino che da città/fabbrica si è convertita a capitale della cultura. Una parte importante della trama ruota infatti attorno a una mostra d’arte contemporanea al Museo di Rivoli. Mi chiedevi dei personaggi. C’è un po’ di me in tutti quelli femminili: prendendo un pezzetto da ognuno, come in un puzzle, vengo fuori io. Ho una predilezione per Clotilde: la curatrice di mostre sbarellata che tenta di gestire l’agitazione con i Fiori di Bach quando avrebbe bisogno di un potente ansiolitico. È la rappresentazione - ironica - di me. Di com’ero nei momenti più stressanti del mio lavoro di giornalista. È praticamente un cameo.
I protagonisti del tuo romanzo hanno i cuori “in sospeso”, c’è chi rimane ancorato ad un amore finito o chi non ne vuole proprio sapere dell’amore perché troppo impegnato nel lavoro. Cos’è invece per te l’amore?
I miei cuori sospesi non sono cuori solitari, ma cuori in attesa. In attesa di qualcosa che forse arriverà. E se è l’amore tanto meglio. Come nel romanzo, l’amore nella mia vita è il motore di tutte le cose. Non solo amore romantico, ma amore per le mie figlie, per i miei amici, per i libri, la musica, la natura, la mia casa, gli animali….
In La casa dei cuori sospesi protagonisti sono anche, appunto, gli animali. So che tu hai tre gatti (al momento). Com’è vivere con tre gatti in casa? Sono silenziosi e pacifici come Aoi di Carol oppure avventurosi e temerari come Marshall, il cane del Dott. Gallo?
Gli animali nel romanzo hanno un ruolo fondamentale, ti ringrazio per averlo sottolineato. Non solo perché sono determinanti negli snodi principali della trama ma perché hanno un peso specifico nell’economia emozionale del libro. Nella nostra famiglia i gatti sono membri parigrado. Anzi, per certi versi, sono i sovrani assoluti di questa casa. Al momento sono tre (Marta, Gigetto, Lucia). Ma il numero varia. I gatti vanno e vengono. Qualcuno arriva, magari un piccolo randagio salvato in vacanza. Qualcuno scappa, qualcuno muore. È il ciclo della vita.
Dopo una lunga esperienza come giornalista, con La casa dei cuori sospesi decidi di esordire nel mondo della scrittura. Cosa ti ha spinto a diventare scrittrice? Era un sogno a cui aspiravi da tempo oppure è una decisione degli ultimi anni?
La scrittura, come la lettura, ha sempre fatto parte della mia vita. Ho lavorato più di 25 anni per un giornale. Scrivere per me è un’abitudine quotidiana. Certo, portare a termine un romanzo è qualcosa di molto diverso. Un conto è correre i cento metri, un altro è fare la maratona. Un libro ha un respiro ampio, richiede tempo, un lavoro di progettazione, di costruzione. E di pazienza, perché l’ispirazione, la buona idea, bisogna aspettare che arrivi.
Stai già pensando ad un nuovo romanzo? Un romance o qualcosa di diverso?
Mi piacerebbe dare in qualche modo un seguito a La casa dei cuori sospesi, magari sotto forma di spin off, dato che molti lettori mi hanno chiesto di dare più spazio ad alcuni personaggi laterali. Ho lasciato il finale aperto, per avere più possibilità. Ti confesso però che mi tenta un’altra idea: un romanzo totalmente diverso, magari un thriller!
Ultima domanda: ci sono dei libri che consiglieresti ai lettori di Sweety Reviews per entrare nel mood natalizio?
Non so se sia utile a entrare nel mood, ma consiglio a tutti la lettura di un grande, immenso romanzo: “Il cardellino” di Donna Tartt. Un capolavoro di quasi mille pagine che mette insieme una trama perfetta con una scrittura lussureggiante. Un’avventura letteraria che ho trovato esaltante. Una lettura ideale per i lunghi pomeriggi delle feste natalizie, con una tisana in mano. E un gatto in braccio.
Grazie mille Clara per le tue risposte e per averci fatto conoscere un po' di te in questa intervista.
A voi lettori vi aspetto verso fine settimana per la recensione di La casa dei cuori sospesi.
Autore: Clara Caroli
Editore: La Corte Editore
Pagine: 238
Prezzo: 17,90 €
Link Amazon: https://amzn.to/2JFp6ke
Romina vende libri, anche se la sua famiglia preferirebbe vendesse panini. Con l'amica Stella gestisce la libreria Non è una Pizza, un'avventura imprenditoriale zoppicante, e insieme le due ragazze dividono anche un appartamento sulla collina di Moncalieri. Romina sogna un fidanzato solido e affidabile, e invece da anni trascina senza entusiasmo una relazione con Matteo, un poeta farfallone e vanesio. La comparsa all'orizzonte di un bellissimo veterinario con gli occhi verde muschio sembra spingerla verso una svolta. Ma proprio mentre è sul punto di lasciarlo, Matteo le propone una convivenza. Che fare? Parte da qui una storia corale nella quale si intrecciano le vicende di molti personaggi, umani e animali. C'è un giardiniere filosofo con la passione per i proverbi zen, una trovarobe dedita alle arti marziali, un artista affascinante e crudele, la maga Orsetta, un mite ortopedico, un cardiochirurgo che si divide tra la cucina e il triathlon, un rappresentante di prodotti di bellezza e una zia ricca e molto invadente. Tutti sono alla ricerca dell'amore. Perché tutti, a questo mondo, vogliono solo essere amati.
Editore: La Corte Editore
Pagine: 238
Prezzo: 17,90 €
Link Amazon: https://amzn.to/2JFp6ke
Romina vende libri, anche se la sua famiglia preferirebbe vendesse panini. Con l'amica Stella gestisce la libreria Non è una Pizza, un'avventura imprenditoriale zoppicante, e insieme le due ragazze dividono anche un appartamento sulla collina di Moncalieri. Romina sogna un fidanzato solido e affidabile, e invece da anni trascina senza entusiasmo una relazione con Matteo, un poeta farfallone e vanesio. La comparsa all'orizzonte di un bellissimo veterinario con gli occhi verde muschio sembra spingerla verso una svolta. Ma proprio mentre è sul punto di lasciarlo, Matteo le propone una convivenza. Che fare? Parte da qui una storia corale nella quale si intrecciano le vicende di molti personaggi, umani e animali. C'è un giardiniere filosofo con la passione per i proverbi zen, una trovarobe dedita alle arti marziali, un artista affascinante e crudele, la maga Orsetta, un mite ortopedico, un cardiochirurgo che si divide tra la cucina e il triathlon, un rappresentante di prodotti di bellezza e una zia ricca e molto invadente. Tutti sono alla ricerca dell'amore. Perché tutti, a questo mondo, vogliono solo essere amati.
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