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giovedì 13 aprile 2017

Chi Ben Comincia #18 - Un amore inaspettato, Morgan Matson

Buongiorno lettori,
la puntata di oggi del Chi Ben Comincia riguarda nuovamente uno YA, Un amore inaspettato, il nuovo romanzo di Morgan Matson, che ci fa racconta l'amicizia e l'amore tra un gruppo di adolescenti in un'estate che prima o poi deve giungere al termine.




Titolo: Un amore inaspettato
Autore: Morgan Matson
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 11 aprile 2017
Pagine: 480
Prezzo: 10,00 (4,99 € ebook)


Vincitore del premio Selezione Goodreads Choice Awards 2016

Andie ha pianificato con cura il proprio futuro. Ha deciso che frequenterà un corso di specializzazione in Medicina e, per quanto riguarda suo padre, il piano è quello di evitarlo il più possibile (il che non è poi tanto difficile, considerando che è un membro del Congresso e non è mai a casa). In tema di amicizie, poi, si sente a cavallo: Palmer, Bri, e Toby sono le persone più straordinarie del pianeta, e squadra che vince non si cambia. Nessuna indecisione neppure a proposito dell’amore: il suo motto è mai più di tre settimane con qualcuno. In fondo non ci sono ragazzi per cui valga la pena di investire più tempo. L’estate è in arrivo e tutto le sembra perfettamente sotto controllo. Come piace a lei. Fino a quando uno scandalo politico non scombussola tutti i suoi piani. Improvvisamente Andie si ritrova a fare cose che non avrebbe mai potuto prevedere: racimolare qualche soldo lavorando come dog-sitter, vivere sotto lo stesso tetto con suo padre (un evento che non si verificava da anni) e forse, ma magari è solo un’impressione, permettere a Clark di avvicinarsi oltre il livello di sicurezza. Palmer, Bri e Toby le consigliano di godersi questo nuovo imprevedibile caos, ma Andie odia dover improvvisare…



Capitolo Uno
Infilai i piedi nelle scarpe ormai troppo strette e mi misi ben dritta, tentando di ignorare le raffiche di clic delle foto attorno a me. Faceva ancora molto caldo fuori - nonostante fossero quasi le cinque - ma io indossavo una gonna in tweed al ginocchio e una camicia bianca. I miei capelli si erano arricciati asciugandosi, portavo orecchii di perle e giusto un filo di trucco sul viso. Non era esattamente l'aspetto che avrei voluto avere in un mercoledì pomeriggio di inizio giugno, ma questo non era un mercoledì qualunque.
"Grazie infinite a tutti per essere venuti oggi", disse mio padre da dietro il leggìo nel mezzo della nosta versanda. Sfogliò le sue carte per un attimo prima di prendere un respiro profondo e incominciare il discorso che si era preparato, quello che ormai conoscevo a memoria, dato che Peter Wright, il responsabile dello staff e suo principale assistente, me lo aveva fatto ascoltare più e più volte al punto da permettermi di sentirlo senza cambiare minimamente espressione, come se fosse una notizia vecchia: niente di quello che mio padre stava dicendo avrebbe dovuto cogliermi di sorpresa.






4 commenti:

  1. La trama mi ispira moltissimo... perché anche io sono un po' maniaca del controllo e odio improvvisare!
    Nuova iscritta!
    Ti aspetto da me se ti va!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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  2. E' una di quelle storie che potrebbe fare al caso mio! :)

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