Buongiorno amici lettori,
oggi vi porto una breve recensione di "La verità è che non sei distante abbastanza" di Chiara Parenti, un chick lit ironico e frizzante sulla disavventura di una convivenza forzata che però non è riuscito a conquistarmi pienamente.
Titolo: La verità è che non sei distante abbastanza
Autore: Chiara Parenti
Editore: selfpublishing
Pagine: 181
Prezzo: 0,99 € (ebook)
Link Amazon: https://amzn.to/3mW6saX
Un’ipocondriaca costretta in casa con l’ex fidanzato durante una pandemia globale. Riuscirà a sopravvivere al lockdown?
Marzo 2020.
Elena Tonelli è furiosa. L’Italia è in lockdown e lei è rimasta bloccata a Reggio Emilia in un appartamento che odia insieme a Lorenzo, l’ex fidanzato fedifrago che l’ha tradita e dal quale vorrebbe stare a molto più di un metro di distanza.
Pasti separati, letti separati, spesa separata. Le regole della prigionia sono chiare ma, anche così, le battaglie sono all’ordine del giorno. Ipocondriaca nel mezzo di una pandemia globale, Elena trascorre le giornate a disinfettare qualsiasi tipo di superficie, dalle 3564 fughe dei pavimenti di casa alle zampe del cane.
Lorenzo invece è molto più rilassato su questo punto: entra ed esce di casa ogni giorno con disinvoltura, senza mai dire dove vada, cosa che manda Elena fuori di testa. Per fortuna ci sono le amiche Rebecca, Asia e Giulia che, anche se lontane, le fanno sentire la propria vicinanza tra messaggi e videochiamate. Ma a riempire di colore le giornate grigie di Elena è Alessandro, un affascinante giovane imprenditore che aveva conosciuto qualche mese prima e che sembra intenzionato a volere molto di più che chattare con lei.
Tutto cambia la sera del 18 marzo, quando alla tv passano le immagini dei mezzi dell’esercito che trasportano le bare via da Bergamo: per la prima volta, Elena e Lorenzo si rendono conto della gravità di quello che sta succedendo fuori dal loro appartamento, e allora anche la lite sulla tavoletta del wc rimasta alzata perde di significato. Inaspettatamente ricominciano a parlare e in casa inizia il cessate il fuoco. Sarà solo una tregua provvisoria o, intrappolati insieme, riusciranno anche a riscoprire quello che li univa prima? E Alessandro cosa farà? Resterà a guardare?
"Quando suona il fattorino mi precipito alla porta con guanti e mascherina. «Mettila a terra! A terra!» gli grido, come farebbe un agente dell’FBI con un pericoloso narcotrafficante armato fino ai denti. Poi con la scopa prendo la scatola e la tiro dentro, per assicurarmi il mantenimento della distanza di sicurezza. «I soldi sono sullo zerbino ma non toccarlo, prendili e vai! Vai!» lo incalzo. Lui obbedisce e scappa via come se avesse di fronte Jack Torrance che fa capolino dalla porta con gli occhi fuori dalle orbite. Probabilmente, visto da fuori, l’effetto Shining della mia faccia è abbastanza simile."
Con "La verità è che non sei distante abbastanza" Chiara Parenti vuole ironizzare su quella che per noi è stato il grande trauma del 2020 e con il senno di poi una delle più grandi Pandemie mondiali.
Alla notizia del tradimento da parte di Lorenzo, Elena è furibonda. Ma a causa del lockdown rimane bloccata a Reggio Emilia ed, insieme a quello che ormai è diventato ex fidanzato, obbligata a convivere nel loro piccolo appartamento. Come se non bastasse, a causa della cancellazione di tutti gli eventi programmati, l'agenzia per la quale Elena aveva sacrificato se stessa e la vita sociale la licenzia.
I giorni sembrano non passare mai, vissuti con la paura paralizzante di qualcosa di invisibile in mezzo a noi, ma quando inizierà a ricevere telefonate da Alessandro, un imprenditore conosciuto mesi prima a Roma, anche il lockdown inizierà ad essere meno cupo.
Sarà una sera, davanti all'ennesimo telegiornale che riporta come un bollettino meteo il disastro che incombe sull'Italia, che Lorenzo ed Elena iniziano a capire che le litigate ed i continui battibecchi sono banali e futili in confronto alle immagini che vengono trasmesse in tv e tenteranno, smussando gli angoli dei loro caratteri, di conciliare la convivenza forzata.
"Di colpo, tutti i miei problemi si ridimensionando. Sono qui, sono viva. I miei genitori, mio fratello, mia nonna, le mie amiche, stanno bene. Non va davvero così male."
"La verità è che non sei distante abbastanza" di Chiara Parenti ha i classici clichè dei chicklit che se fatti bene sono una favola: protagonista imbranata ed in questo caso terribilmente ipocondriaca, un personaggio maschile che ne ha combinato una delle sue (e quando mai?), un triangolo amoroso e situazioni ai limiti dell'assurdo.
Chiara Parenti, con la sua scrittura scorrevole ed ironica, ci racconta una storia attuale in modo leggero e frizzante, donandoci qualche qualche risata ma non perdendo l'occasione per far riflettere il lettore su ciò che ci sta accadendo e sull'importanza soprattuto dei rapporti sociali, che questa Pandemia ha messo a dura prova. Peccato che questo romanzo non mi abbia fatto impazzire appieno: ho odiato fin dalle prime pagine la protagonista Elena, così tragicomica, così dramaqueen che mi ha dato subito sui nervi e le situazioni davvero al limite dell'impossibile. Mi è piaciuto molto il personaggio di Lorenzo, nonostante il grave "fatto" iniziale, secondo me è quello che tra i due che è cresciuto maggiormente.
Entrambi i personaggi si troveranno a dover gestire in condivisione piccoli spazi, cercare quel briciolo di privacy che la convivenza forzata non offre, ma riusciranno nonostante tutto ad apprendere nuovi aspetti dell'altro na soprattutto di se stessi, ricominciando a conoscersi meglio.
ringrazio l'autrice per la copia omaggio |
Io non posso capire esattamente cosa la maggior parte delle persone ha provato durante il lockdown di questa primavera. Io ho avuto la fortuna di essere assunta a marzo per gestire la contabilità del Comitato di Croce Rossa della mia città e da allora non mi sono mai fermata (beh dai, una settimana di ferie questa estate l'ho presa anch'io), però posso immaginare quanto non sia stato per nulla piacevole rimanere chiusi in casa per così tanto tempo e cambiare radicalmente le nostre abitudini di vita.
Mi auguro che tutto questo passi in fretta, grazie anche agli autori di questi romanzi che ci sollevano il morale. #andràtuttobene
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