[Recensione] Gli anni incompiuti, di Francesco Falconi

Buongiorno amici lettori,
quella che vi porto oggi è la recensione di un libro un po' insolito da trovare su questo blog, una lettura fuori dalla mia comfort zone ma che, dopo aver conosciuto di persona l'autore ed essere entrata con lui nella storia del romanzo, non potevo non parlarvene. "Gli anni incompiuti" di Francesco Falconi è una storia d'amicizia unica e speciale che rappresenta uno spaccato della vita dagli anni '80 ad oggi.

Titolo: Gli anni incompiuti
Autore: Francesco Falconi
Editore: La Corte
Pagine: 270
Prezzo: 17,90 €
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Marco e Aurora si incontrano per la prima volta il giorno del loro ottavo compleanno. Lei sfoggia un grande sorriso, in testa ha un cerchietto rosso con una farfalla argentata, mentre lui è timido e chiuso nel suo cappotto largo e marrone. I due si parlano appena e sono convinti di non avere nulla in comune se non quella scomoda data di nascita, un compleanno che deve essere festeggiato “più degli altri”, perché il 29 febbraio esiste solo ogni quattro anni. Sarà il giorno che segna inizio di un legame indissolubile. Aurora e Marco crescono insieme e, giorno dopo giorno, diventano inseparabili. Gli anni passano e mentre Aurora sente che il loro rapporto si sta trasformando in qualcosa di più profondo, Marco, pur ricambiando i sentimenti, nasconde un segreto che non riesce a rivelare: prova attrazione anche per il suo stesso sesso. Gli anni incompiuti è la storia di una grande amicizia e del confine, indefinibile, che c’è tra questa e l’amore. Un racconto che parla della conoscenza di se stessi, della difficoltà di crescere, della paura di diventare adulti, di invecchiare, di rimanere soli. Parla della sessualità troppo spesso chiusa in schemi rigidi che la società impone e che, inevitabilmente, si spezzano di fronte ai veri sentimenti. Narra dell’antitesi tra amore fisico e mentale. Un romanzo su intera generazione che è anche uno spaccato della società Italiana e degli eventi storico-politici che vanno dagli anni ’80 a oggi; la storia di due vite che a volte si intrecciano e a volte corrono parallele, nella cornice della Maremma Toscana, tra i vicoli di Siena e l'immortalità di Roma.

«Ma l'amore non è un'equazione. Alla fine mi sentivo svuotato e infelice. La vita non è bianco o nero, Marco. C'è un infinito di grigi nel mezzo. E noi siamo solo una di quelle tante sfumature. Ogni essere a questo mondo lo è. Dobbiamo solo decidere quale grigio ci rende felici. Io l'ho trovato, ma non è stato facile. E tu, quando inizierai a cercarlo?»

"Gli anni incompiuti" racconta la storia di Marco e Aurora, un ragazzo e una ragazza nati entrambi il 29 febbraio che si incontrano a 8 anni in un ristorante con le loro famiglie ed è proprio lì che si promettono di trascorrere il proprio compleanno insieme, ogni 4 anni. Con il passare degli anni, complice anche un trasloco che li porta a vivere nella stessa città, nasce tra loro un'amicizia molto intensa. Così intensa che Aurora inizia a provare sentimenti sempre più forti per Marco, sempre più profondi della semplice amicizia. Sarà che i ragazzi arrivano sempre più tardi a queste cose, ma Marco non percepisce nulla di diverso, per lei Aurora è la sua fantastica e splendida amica, nulla più.
Tra alti e bassi, tra litigi e sofferenze, Aurora e Marco ci raccontano la storia della loro singolare amicizia attraverso un arco temporale di quasi cinquant'anni, dove tutto cambia, cresce e matura. 

«Hai un cielo da donare e un universo da ricevere. Vuoi davvero rinunciare a tutto questo? Abbandonati. Tutto si può combattere nella vita, tranne questo. Perché, dentro di te, c’è una rivoluzione d’amore.»

"Gli anni incompiuti" ci racconta una storia d'amicizia e amore attraverso quegli anni incompiuti, quegli anni in cui Aurora e Marco posso festeggiare il loro compleanno il 29 febbraio. Raccontare la storia ogni 4 anni ha permesso a Francesco Falconi di ampliare molto l'arco temporale di narrazione ed ha permesso a noi lettori di scoprire molto sui protagonisti. 

Marco è un ragazzo timido, insicuro, cresciuto con una madre amorevole ma succube delle decisioni del padre, freddo e despota. Assolutamente l'opposto di Aurora, una ragazza solare, un po' logorroica a volte, sicuramente un vulcano di energia che irrompe nella vita di Marco e la stravolge.

Entrambi però ci raccontano la loro paura di crescere, la paura del futuro, di rimanere soli, forse per questo che prima uno poi l'altra si aggrappano a vicenda, per non scivolare e sentirsi persi. 

Un grosso cambiamento nella vita dei due lo porta un personaggio secondario molto importante, Emiliano, un ragazzo filo comunista che durante il periodo dell'università cambierà le loro vite non tanto per la politica quanto per la sua libertà di essere chi vuole.

La storia narrata in "Gli anni incompiuti" si svolge in due archi temporali distinti: il presente ed il passato. Nel presente c'è Marco narratore che si racconta ad un interlocutore misterioso, racconta come ha conosciuto Aurora e come è cresciuta la loro amicizia. Nel passato Marco rivive la sua storia e quella di Aurora, coinvolgendo il lettore nelle sue avventure.
Francesco, con la sua scrittura sensibile e a tratti malinconica, ci parla di libertà sessuale, della necessità di oggi, come negli anni passati, di essere liberi di scegliere di chi innamorarsi, di essere liberi di decidere dove e come far battere il nostro cuore ma sopratturo ci spiega che finchè non accetti te stesso, non ami te stesso, non puoi amare pienamente gli altri, in tutti i modi possibili di amare.

ringrazio La Corte per la copia omaggio

Nella sua candidatura al Premio Strega Alessandro Perissinotto lo descrive cosi: "La storia di Marco e Aurora, pur non cessando di essere una tra le tante e una come tante, ci costringe a guardare a quel magma apparentemente informe che sono gli anni ’80, così diversi dagli entusiastici anni ’60, o dai cupi ’70, ci obbliga a guardare con il gusto della riscoperta a un periodo nel quale, almeno fino alla caduta del muro di Berlino, sembra non sia accaduto nulla e invece… Gli anni incompiuti di Francesco Falconi è fatto di semplicità, di linguaggio immediato, ma anche qui l’occhio attento saprà cogliere, sotto la superficie di un testo che pare quasi pensato per un pubblico giovanile, la cura di una scrittura mimetica, aderente alla fisionomia dei personaggi e, proprio per questo, mai banale." Adesso non vi resta che leggerlo anche voi! 

Punto di forza: una storia dall'animo puro

Punto di debolezza: non mi ha fatto impazzire il "presente"