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martedì 4 agosto 2020

[ReviewParty] Fiamme nella palude, di Eoin Colfer

Buongiorno amici lettori,
oggi il blog partecipa all'ultimo Review Party prima della pausa estiva e non potevo scegliere lettura migliore del primo adult fantasy di Eoin Colfer, il padre di "Artemis Fowl". Oggi vi porto la recensione di "Fiamme nella palude" e vi faccio conoscere i simpaticissimi Vern e Miccetta.




Titolo: Fiamme nella palude
Autore: Eoin Colfer
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 4 agosto 2020
Pagine: 372
Prezzo: 19,00 €
Link Amazon: https://amzn.to/2Pl9kig

Un tempo volava alto nei cieli e bruciacchiava folle inferocite. Per secoli il suo nome ha terrorizzato uomini e donne. Un tempo. Ora Vern cerca di nascondersi dalla rumorosa petulanza dei turisti sulle barche delle visite guidate del bayou, la zona paludosa della Louisiana. Si è ridotto ad accendersi le Marlboro con le fiamme che gli escono dal naso, a bere vodka Absolut con addosso una T-shirt di Flashdance e a farsi delle maratone di Netflix in un miserabile capanno da pesca. È un sopravvissuto, l’ultimo della sua stirpe: è l’ultimo drago. Il giovane Everett “Miccetta” Moreau, invece, è un giovanissimo scapestrato, un quindicenne aspirante piccolo malvivente che ha appena cominciato a lavorare per un piccolo contrabbandiere, quando vede il suo capo cadere sotto i colpi di un poliziotto corrotto, Regence Hooke, la quintessenza del Cattivo capace di ogni nefandezza, facile da temere, facilissimo da odiare. Hooke quella notte fatale è all’inseguimento dello scomodo testimone oculare, quando quest’ultimo, ossia Everett, si ritrova all’improvviso sollevato per aria e salvato da morte certa da… un drago? La palude può creare strani sodalizi proprio come quello che Everett finisce per intrecciare con il predatore volante. Sarà lui a rifornirlo di vodka, a tenergli compagnia ecc., in cambio della sua protezione da Hooke. Non ci vuole un genio per capire che ben presto questi tre – Vern, Everett e Hooke – diventeranno i protagonisti di un conflitto pieno di fuoco e fiamme che sfocerà nella più classica resa dei conti. Come andrà a finire? Con la definitiva estinzione dei draghi? Oppure i giorni di gloria di Vern sono tornati?

"Certo che la vita è ben strana" pensò. "Un attimo prima ho un drago dietro al culo che mi vuole ammazzare, e un attimo dopo mi mette a libro paga."

Indossa t-shirt di Flashdance, va matto per le maratone Netflix, odia gli umani e non riesce a fare a meno della Vodka: sto parlando di Vern, l'ultimo dei draghi e re incontrastato della palude, anche se Bottondoro l'alligatore non si dà per vinto. Insieme al suo migliore amico Waxman, un tipo molto eccentrico e solitario, vivono la loro vita ognuno sulla sua casetta in mezzo ad una palude della Louisiana indisturbati.
Un giorno però la monotonia delle vite di Vern e Waxman verrà scombussolata dal giovane Everet "Miccetta" Moreau, chiamato così perchè tempo prima si era fatto saltare un mignolo con una dinamite, che viene inseguito dal viscido e corrotto poliziotto Regence Hooke.

La tranquillità non toccherà le sponde di quella palude per un po'. Ma Vern riuscirà a farsi piacere Miccetta? E Miccetta riuscirà a rimanere vivo?

Un paio di settimane dopo, Miccetta trovò una cartolina sul comò, quando tornò a casa dopo il turno al Pearl Bar and Grill. Era un disegno: la sagoma di un drago. Con le palle fuori.

Era la prima volta che mi approcciavo ad un romanzo di Eoin Colfer, quindi non so dirvi se la sua scrittura è cambiata rispetto alle avventure del giovane Artemis Fowl. La varietà di POV e la costante azione presente nel romanzo mette in subbuglio la mente del lettore che rimane sempre pronto ai colpi di scena che vi sono presenti. In alcuni punti però ho trovato la scrittura di Colfer un po' troppo prolissa, specialmente quando il POV era del cattivo Regence Hooke. Il bello di questo fantasy è stato proprio avere l'opportunità di poter entrare nella mente di (quasi) tutti i personaggi del romanzo, dal cattivo al drago Vern, da Miccetta ai personaggi secondari. Uno stile molto movimentato ed attivo, anche se a volte, appunto, un po' prolisso.
Vi avverto, lo stile dell'autore in questo romanzo è molto diretto, ci sono parolacce a ruota libera e certe scene descritte sono crude, ma il tutto condito con una buona dose di ironia.

Vern è un drago che odia gli umani, anche se vive in mezzo a loro. E' l'ultimo drago presente sulla Terra, i suoi fratelli sono stati distrutti dagli umani e lui non vuole proprio averci niente a che fare. Con sempre addosso una t-shirt di Flashdance (capirete poi il perchè), passa le sue giornate bevendo vodka Absolut e guardando Netflix. Non potendo però farsi vedere dagli umani, ha un unico amico fidato, l'eccentrico Waxman, che vive anche lui in una casetta nella palude e che acquista a suo nome tutto ciò di cui ha bisogno. Ma proprio perchè è "strano", Waxman (e di conseguenza Vern, ma lui non lo sa) si affida al giovane Miccetta, che con la sua piccola imbarcazione fa da corriere merci tra il Pearl Bar and Grill ed il molo di Waxman.
Miccetta è un ragazzino di quindici anni, che ha dovuto rimboccarsi le maniche e crescere in fretta. Rimasto solo con la madre, il padre fuggito di punto in bianco ed il compagno della madre, anni dopo, li ha lasciati pieni di debiti, è costretto a cercarsi un altro lavoro un più redditizio. La madre di giorno lavora al bar e di notte fa l'infermiera in ospedale, lui cerca di ripagare l'affitto di casa facendo le consegne per il Pearl Bar and Grill. Ma quando gli viene offerta l'opportunità di poter guadagnare qualcosina in più sempre facendo consegne nella palude, tutto va a rotoli e la colpa è dell'Ausiliario Hooke.
Regence Hooke, un poliziotto corrotto della peggiore specie, che non ha problemi a passare sui cadaveri degli altri per il suo unico bene, ed è viscido nei confronti delle donne (povera povera Elodie, la dolce mamma di Miccetta, che ce l'ha sempre alle calcagna). I personaggi sono descritti davvero bene, la particolarità della narrazione di Colfer ci fa entrare nella mente dei personaggi e conoscere cosa pensano non solo dalle loro azioni. L'ho apprezzato tantissimo.



ringrazio la CE per la copia digitale omaggio


"Fiamme nella palude" è una lettura molto particolare, un urban fantasy che ha dei tratti forti, un linguaggio crudo (che non è adatto a tutti) ma che ha una buona dose di humor che ho amato. Se siete curiosi dello stile di scrittura, vi consiglio di fare un salto in libreria (è uscito proprio oggi) e leggere il primo capitolo: capirete fin da subito se quel libro fa al caso vostro 😉

E se volete scoprirne di più, andate a dare un'occhiata alle recensioni degli altri blog!




Punto di forza: Vern, Vern e ancora Vern!
Punto di debolezza: ho trovato alcuni punti noiosi, specialmente quando il POV era di Hooke





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