Buongiorno amici lettori,
oggi vi porto la recensione di Contrappasso, il primo romanzo di Andrea Delogu, conduttrice e autrice radiofonica e televisiva, uscito qualche mese fa per HarperCollins e che ho letto per l'appuntamento mensile di novembre per il Cerbero BookClub (se sei di Torino e dintorni, fai un fischio!). Un libro molto particolare, un distopico a tratti disturbante ma che fa riflettere molto, vi assicuro che al Bookclub è venuto fuori un bel dibattito!
Titolo: Contrappasso
Autore: Andrea Delogu
Editore: HarperCollins
Pagine: 429
Prezzo: 19,00 €
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Autore: Andrea Delogu
Editore: HarperCollins
Pagine: 429
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Nessuno si aspettava il Contrappasso. Eppure, in una giornata simile a tante altre, gli esseri umani avevano iniziato a morire in modi violenti e atroci. Per motivi sconosciuti uccidere un animale, che fosse un insetto, un mammifero, un pesce, significava condividerne, all’istante, la stessa sorte, e perdere la vita nello stesso modo.
Gli eventi di quel giorno sono ormai storia, e il mondo a suo modo si è adattato alla nuova normalità seguendo il Piano di Sopravvivenza, fra squadre di Arginatori, sacrifici al Dovere, punizioni al Ritmo Delta, isole fantasma e colonie di ribelli. Ma un’indagine portata avanti da protagonisti insospettabili li condurrà a scoprire la verità sulla neonata società e sul suo castello di potere e sangue, spostando in continuazione il confine fra ciò che è giusto e sbagliato, fra ciò che è opportuno e ciò che è sconveniente anche se utile a conservare un tratto di umanità.
«La verità è che noi oggi ci curiamo degli animali non perchè abbiamo imparato a rispettarli, ma perchè li temiamo. Salviamo loro perchè è l'unico modo per salvarci noi.»
Un giorno qualsiasi del 2022, all'improvviso, senza avvisaglie e all'insaputa di tutti, avviene il Contrappasso. Per la legge del Contrappasso, gli uomini muoiono esattamente come gli animali che uccidono, che sia questa una scelta consapevole, come caccia o pesca, o accidentale, come uccidere un moscerino o calpestare una formica. È qualcosa di istantaneo, immediato e creerà panico e confusione su tutta la popolazione.
Trent'anni dopo, la giovane giornalista Sara decide di indagare sul Contrappasso e sulle regole che negli anni ha stabilito l'attuale leader Ava Glacè, rinchiudendo la popolazione in una sorta di gabbia dorata con il pretesto della sopravvivenza. Sara è rimasta sola a badare al fratello più piccolo, i genitori sono morti per le regole decise dalla Glacè e non vuole che ciò accada anche a suo fratello, ormai malato da tempo.
Durante le ricerche, incontrerà Robert, anche lui rimasto orfano con un fratello più grande che cerca di tenerlo ligio alle regole. Insieme, tenteranno di ricostruire la storia del Contrappasso e conoscere le regole che governano il Piano di Sopravvivenza del mondo odierno.
«Odio dover giustificare gli acquisti! Un tempo potevi comprare quello che ti pareva, addirittura potevi acquistare più volte la stessa cosa, anzi, mi correggo, puntavano a farti dimenticare che quella cosa ce l'avevi già e ti convincevano a prenderne un'altra identica. Eri il migliore se consumavi, e uno sfigato se non ti potevi permettere di inquinare il pianeta. Lo spreco era subdolamente obbligatorio, non te ne accorgevi.»
Per quanto l'inizio di Contrappasso sia stato abbastanza traumatico e disturbante, lo stile di scrittura di Andrea Delogu onestamente non mi ha fatto impazzire. L'ho trovato molto intenso e fitto (sapete che io adoro i capitoli brevi e qui il primo capitolo finisce a pagina 51, potete immaginare il mio trauma iniziale tra la spiegazione molto minuziosa del primo giorno del Contrappasso ed il capitolo interminabile, uno shock iniziale che sembrava non avere fine!). Inoltre, a mio avviso, i pochi dialoghi presenti, che normalmente creano "respiro" al romanzo, non sono stati sufficienti. Diciamo che mi ci è voluta una gran forza di volontà per volerlo continuare (cosa che poi si è resa super interessante perchè la storia mi è piaciuta tantissimo).
La particolarità di Contrappasso, forse grazie anche allo stile di scrittura della Delogu, è che pone il lettore sempre attivo durante la lettura. Cambiando i POV tra i personaggi, il lettore non può distinguere nettamente il "buono" dal "cattivo", fino all'ultima pagina. Infatti proprio alla fine del romanzo, la Delogu chiede al lettore di scegliere una sorta di capitolo finale e condividerlo con lei sui social.
Contrappasso è un bellissimo distopico italiano, come pochi, ma ammetto che secondo me non è proprio per tutti. Non è per coloro che vogliono letture "leggere" (per quanto le domande che il lettore pian piano si pone durante la lettura farebbero bene a chiunque) e per i "deboli di cuore" in quanto al suo interno Contrappasso ha alcune vibes di thriller e alcune scene crude e parecchio disturbanti. È un romanzo forte, quello non lo si può negare, bisogna capire se tu vuoi leggerlo!
Come vi ho scritto prima, nel corso della narrazione conosciamo molti POV ed il lettore non riuscirà mai a definire con certezza il personaggio buono e il personaggio cattivo. Ogni personaggio in Contrappasso ha fatto le sue scelte, buone o cattive che siano, in base al proprio passato, alla propria realtà e a ciò che rappresenta.
Protagonista principale di Contrappasso è Sara, una giovane venticinquenne giornalista che vuole indagare sul Contrappasso per fare giustizia sulle sorti che hanno dovuto subire i suoi genitori. Prima il padre si è offerto come Antipasto volontario per poter ricevere un ingente contributo economico e poter quindi acquistare le medicine per la moglie, gravemente malata (l'Antipasto è colui/colei che uccide gli animali per procurare carne o pesce agli altri umani). Poi, pochi mesi dopo, la madre viene portata via anch'essa come Antipasto perchè una legge del Piano di Sopravvivenza creato dalla Glacè aveva deciso che chi non superava il 70% di possibilità di vita, come appunto i malati terminali, doveva essere allontanato dalla famiglia (il famoso detto uccidine uno per sfamarne cento). Sara e Zach, suo fratello più piccolo, si trovarono all'improvviso soli, alla mercè di questo mondo asettico e privo di sentimenti ed empatia.
Durante le sue ricerche, Sara incontrerà Robert, anche lui un ragazzo con un passato abbastanza turbolento. La madre è voluta fuggire all'esterno poco dopo il Contrappasso perchè non voleva sopravvivere alle regole imposte dal governo, senza dar più segno della sua esistenza al marito o ai figli. Il giudice Cremens, dopo la sparizione della moglie, inizia a dedicarsi unicamente al lavoro, come il figlio più grande, ma con il tempo morirà di tumore.
Vorrei raccontarvi altro sulle mille sfaccettature del Piano di Sopravvivenza, su ciò che è diventanta la vita quotidiana dopo il Contrappasso ma vi toglierei il gusto di leggere questo romanzo. Per me è stata una lettura a scatola chiusa, il Bookclub ha scelto questo libro e io mi sono adattata. Da sola ammetto non l'avrei preso in considerazione, ma leggerlo è stata davvero un'ottima scoperta.
L'unica cosa che posso effettivamente dirvi sui personaggi è che ho principalmente odiato l'instalove che si viene a creare tra Sara e Robert, troppo superficiale a mio gusto per quanto possa avere basi solide in questa rappresentazione della realtà (la gentilezza e l'educazione in un mondo ormai privo di empatia diventano rare e quando le trovi in qualcun'altro tendi a legarti di più) e poi i personaggi secondari, che pian piano iniziano a comparire durante la lettura, vengono poco caratterizzati, a mio avviso. Specialmente quando il finale è da urlo!!!
Contrappasso di Andrea Delogu non è una lettura semplice ma la cosa che più ho apprezzato è che porta il lettore a riflettere sulla vita degli esseri umani in generale, sia uomini e donne sia gli animali. Si vocifera che forse Contrappasso avrà un seguito, io onestamente non sono certa se vorrò proseguire la storia, mi basta quello che ho letto, devo ancora "farlo" mio.
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