Buongiorno amici lettori e buon mercoledì,
dopo essermi appassionata alla lettura della serie L'Allieva, non potevo non farmi incuriosire dal nuovo romanzo di Alessia Gazzola "Un tè a Chaverton House", un romanzo breve (non arriva alle 200 pagine) ma intenso ed emozionante.
Titolo: Un tè a Chaverton House
Autore: Alessia Gazzola
Editore: Garzanti
Pagine: 192
Prezzo: 16,40 €
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"Mi chiamo Angelica e questa è la lista delle cose che avevo immaginato per me: un fidanzato fedele, un bel terrazzino, genitori senza grandi aspettative. Peccato che nessuna si sia avverata. Ecco invece la lista delle cose che sono accadute: lasciare tutto, partire per l'Inghilterra e ritrovarmi con un lavoro inaspettato. Così sono arrivata a Chaverton House, un'antica dimora del Dorset. Questo viaggio doveva essere solo una visita veloce per indagare su una vecchia storia di famiglia, e invece si è rivelato molto di più. Ora zittire la vocina che lega la scelta di restare ad Alessandro, lo sfuggente manager della tenuta, non è facile. Ma devo provarci. Lui ha altro per la testa e anche io. Per esempio prepararmi per fare da guida ai turisti. Anche se ho scoperto che i libri non bastano, ma mi tocca imparare a memoria i particolari di una serie tv ambientata a Chaverton. La gente vuole solo riconoscere ogni angolo di ogni scena cult. Io invece preferisco servizi da tè, pareti dai motivi floreali e soprattutto la biblioteca, che custodisce le prime edizioni di Jane Austen e Emily Brontë. È come immergermi nei romanzi che amo. E questo non ha prezzo. O forse uno lo ha e neanche troppo basso: incontrare Alessandro è ormai la norma. E io subisco sempre di più il fascino della sua aria da nobiltà offesa. Forse la decisione di restare non è così giusta, perché io so bene che quello che non si dovrebbe fare è quello che si desidera di più. Quello che non so è se seguire la testa o il cuore. Ma forse non vanno in direzioni opposte, anzi sono le uniche due rette parallele che possono incontrarsi". Alessia Gazzola, dopo "L'allieva", torna con un nuovo libro che fa sognare tra dolci fatti in casa, la magia di un'ambientazione che riporta al fascino del passato e un piccolo mistero di famiglia da risolvere.
"Non mi chiedo cosa ne sarà di me, non mi importa costruirmi mattone su mattone una stanza tutta per me che alla fine si rivelerà una cella. Io sono una mina vagante, rifiuto l’ordine come stile di vita e le imprimo una direzione seguendo la scia di un dolce profumo."
Angelica a 27 anni non si è ancora stabilizzata: adora insegnare inglese, anche se solo come supplente, ma un brutto infortunio sul lavoro l'ha allontanata da scuola e adesso, grazie al suo talento infallibile con i lievitati (parola di fata!), ha trovato lavoro in un panificio, ma non è ancora riuscita a trovare la sua strada.
In perenne scontro con la famiglia, in cui tutti sono felicemente realizzati, Angelica, pecora nera della famiglia, si sente persa quando il sig. Pastrini, proprietario dello storico panificio dove lavora da qualche mese, decide di andare in pensione e vendere l'attività.
Si dice che con una piccola scintilla si può accendere un fuoco e la scintilla si chiama Edvige, prozia materna di Angelica, un'adorabile vecchietta che sente forte il rumore dello scorrere del tempo e decide di farsi aiutare dalla nipote a cercare alcuni parenti ormai perduti da anni.
Complice una fotografia di troppo, la ricerca delle sue radici porterà Angelica a Chaverton House, una fantastica tenuta nel Dorset, Inghilterra, sulle tracce di suo bisnonno, creduto morto nel 1943 in Sicilia durante lo sbarco degli Alleati.
Qui incontrerà Alessandro, il bello e tenebroso Estate manager della tenuta, che dopo non qualche diffidenza la aiuterà nella sua ricerca, e non solo.
"Io voglio una vita piena di piccole cose belle. Non so ancora come arrivarci, se attraverso l'insegnamento o i carboidrati, o le traduzioni, o tutte e tre le cose insieme. Ma lo capirò, è solo questione di tempo: quello che sfugge a me, e di conseguenza a loro, è il mezzo, ma non lo scopo."
Angelica è una ventisettenne solare, laureata in lingue e letterature straniere e con un'ossessione particolare per i classici inglesi. La famiglia non è d'accordo con le sue scelte, pensano che Angelica stia sprecando il suo tempo in attività sbagliate, ma conoscendola si può entrare subito in empatia. Angelica vive l'incertezza sul futuro, caratteristica sempre più comune nei giovani d'oggi, mi ci metto di mezzo anch'io senza problemi, fatta di sogni disattesi e mal realizzabili ed aspettative sempre più alte. E' una ragazza di buon cuore e super determinata, l'ho amata sin da subito. Non si dà mai per vinta nella ricerca del suo passato e della storia della sua famiglia; avrà l'occasione di incontrare diversi peronaggi con cui creeà subito molta empatia. Grazie a questi incontri avremo l'opportunità di conoscere un po' di storia siciliana durante la Seconda Guerra Mondiale e sui soldati italiani prigionieri di guerra in Inghilterra.
Lo stile accattivante di Alessia rimane inconfondibile: la scrittura fresca e brillante, i dialoghi divertenti e con battute al vetriolo che non stancano mai e la presenza del mistery, che ormai contraddistingue i romanzi di Alessia. Le ambientazioni di "Un tè a Chaverton House" sono molto dettagliate e portano il lettore con mano nella campagna inglese e nella sua perfetta tenuta, rendendo il testo più vero, quasi tangibile.
L'incipit è qualcosa di fantastico, mi ha catturato sin da subito, ve l'ho anche fatto leggere su Instagram, non ditemi che ve lo siete perso?
Piccola pecca: il prezzo a mio avviso troppo elevato per un romanzo con meno di 200 pagine.
ringrazio la CE per la copia omaggio |
"Un tè a Chaverton House" è un romanzo che si legge tutto d'un fiato, sia per la sua brevità sia per l'intensità della storia e del mistero del bisnonno. Le storia che mescolano magicamente passato e presente sono fantastiche e questo romanzo è davvero un gioiellino da non perdere.
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