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giovedì 23 giugno 2016

Intervista a Francesca Caldiani, autrice di Jonas Grinn

Buongiorno SweetyLettori,
oggi vi propongo una chiacchierata con Francesca Caldiani, un avvocato, una mamma e anche una scrittrice! Si, perchè nel suo tempo libero è riuscita a dar vita a Jonas Grinn, un mix di fantascienza, avventura, adolescenza ed un pizzico di energia solare =)



Jonas Grinn è un ragazzo di tredici anni, legato alla famiglia e con un sogno proibito: diventare campione nazionale di Kayt, sport popolare nel quale giovani piloti si cimentano a bordo di macchine volanti alimentate dall’energia solare.
Il suo talento sembra spianargli la strada verso un destino di gloria: ma il mondo da favola inizia presto ad oscurarsi.  Cosa c’è davvero dietro le corse? Qual è la vera natura del Signor D, l’uomo che lo spinge oltre ogni limite pur di arrivare alla vittoria? Amicizia e lealtà si scontreranno con l’ ambizione e l’immoralità. Forte di un’educazione esemplare inculcata da una figura paterna formidabile,  Jonas e i suoi inseparabili amici proveranno a vincere su forze molto più grandi di loro usando l’unica arma che possiedono: l‘onestà.


Ciao Francesca e grazie per la tua disponibilità a questa intervista.
Raccontaci chi è Francesca Caldiani e cosa fa nella vita.
Grazie a te dell'invito! Francesca è mamma, innanzitutto, di due bellissimi bambini. Ed è un avvocato che (non si sa bene come) trova il tempo di divorare libri e di scriverne qualcuno, a costo di non dormire.

Come è nata la tua passione per la scrittura? Quanto i tuoi studi hanno influito in essa?
E' iniziata leggendo, leggendo tantissimo. Ero una di quelle ragazzine che preferiva immergersi in un romanzo di Terry Brooks piuttosto che uscire.  Ed è così anche oggi, leggere mi dà la carica per fare tutto, anche per scrivere. Di sicuro gli studi classici mi hanno aiutato, così come il lungo periodo trascorso all'estero per lavoro (il mood inglese ha un effetto magico sugli scrittori: sarà che piove sempre!).

Sono curiosa di conoscere il tuo approccio alla scrittura. Hai un luogo o un orario per metterti a scrivere? Strutturi il romanzo in base a una scaletta dettagliata o preferisci che siano i personaggi a condurti dove vogliono?
Di solito è la notte, per ragioni pratiche. E' l'unico momento in cui la casa è silenziosa. Ma anche i viaggi in treno sono di grande ispirazione. Sul mio modo di scrivere posso dirti che dalla penna esce quel che vuole: senza struttura, senza schemi, senza progetti. Mi stupisce sempre il fatto che alla fine in quel mix di follia improvvisa ci sia una qualche logica.

Hai dei modelli letterali di riferimento? Quali sono le tue letture preferite e quali consiglieresti ai lettori di questo blog (a me soprattutto ^-^)? 
Amo tantissimo la narrativa di genere (sci-fi, fantasy, horror, noir, distopia). Se devo consigliare un libro attuale, punto su Justin Cronin e il suo "Il Passaggio" (con relativi seguiti). Ma se mi chiedi dei modelli, posso dirti che ci sono libri che mi hanno letteralmente cambiato la vita:  sopra tutti Harry Potter (sembra scontato, lo so, ma non mi stancherò mai di dirlo), iniziato per me a vent'anni e cresciuto insieme a me, un compagno di vita sotto ogni profilo. Poi i libri di Lowry (The Giver ha dato i natali al mio Jonas) che hanno anticipato il genere distopico quando ancora non andava di moda.    

Passiamo quindi alla tua opera: che libro è Jonas Grinn e a chi si rivolge?
Direi agli adolescenti in prima battuta (Jonas, Max e Naki hanno tredici anni e dunque i ragazzi hanno apprezzato soprattutto le emozioni e le avventure dei loro coetanei ). Ma ho riscontrato negli adulti dei lettori attentissimi e coinvolti ad un livello diverso, più maturo e nostalgico.

Come mai hai deciso di trattare l'adolescenza in questo romanzo? Come è stata la tua adolescenza?
Adoro i libri per ragazzi e trovo che l'adolescenza sia un'età unica, nel bene e nel male. Un periodo della vita che si rimpiange. Io di certo provo nostalgia per il modo in cui ho vissuto certe cose a quell'età: l'amicizia, l'amore, le avventure. Tutto nuovo, tutto magico e catastrofico. Irripetibile.

Jonas Grinn è un mago del Kayt? Come è nato questo sport?
Gli amici più stretti mi "accusano" di aver preso i Kayt dagli sgooshie di Starwars (sono una nerd lo so, non c'è speranza per me). Forse c'è stata qualche influenza, lo ammetto. Ma sono da sempre affascinata dal volo e dalle competizioni giovanili che nascondono sfumature molto complesse, soprattutto sotto il profilo emotivo.

Il romanzo è ambientato in una città che "sopravvive" grazie all'energia solare, come ti poni riguardo alla cultura "green" ed in particolar modo alle energie rinnovabili?
E' un tema che mi affascina e angoscia allo stesso tempo. Il mondo di Jonas funziona ad energia solare e non è un mondo perfetto, anzi. Eppure l'utilizzo di energie meno pulite, nel libro in fase di sperimentazione, si sono già rivelate mortali e quindi condannabili. Temo che l'argomento sia molto complesso e ancora parecchio sconosciuto.

Che progetti hai per il futuro? Ci sarà un seguito per Jonas Grinn?
Tanti mi chiedono un seguito e io li abbraccerei tutti, si sono affezionati al mio Jonas come si farebbe con un amico (le ragazze si sono affezionate più a Max). Il libro è assolutamente autoconclusivo ma si presta a nuove avventure. Ho davvero voglia di scriverne un altro anche se in questi mesi, da quella penna folle, è uscita un'altra cosa...




Ringrazio Francesca per la sua disponibilità a questa intervista, sono sempre più curiosa di leggere Jonas Grinn e conoscere cosa uscirà prossimamente dalla penna di Francesca!
E voi? Avete già letto Jonas Grinn?


DATI TECNICI

Titolo: Jonas Grinn
Autore: Francesca Caldiani
Casa Editrice: Watson Edizioni
Pagine: 444
Prezzo: 10,00 €







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